Fischio d’inizio post lockdown, il calcio riparte

COMUNICATO STAMPA
 A.I.FI.
Medici e Fisioterapisti a confronto sulla sicurezza degli atleti e sulle loro performance

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[dropcap]S[/dropcap]Siamo pronti al fischio d’inizio?
Si, ma con massima cautela, cercando di assimilare i concetti di “gruppo squadra”, di “gestione sicura dei centri sportivi”, di “percorsi differenziati”. Mai il calcio aveva visto un “return to play” così complesso, multidisciplinare e di difficile lettura, come quello attuale dopo l’emergenza COVID.19: su queste considerazioni si sono concentrati i partecipanti al webinar-trasmissione televisiva “Riparte il campionato: la gestione dell’atleta dopo il Covid.19”, proposta ai fisioterapisti, ai medici sportivi e a tutti gli appassionati di calcio su AIFI CHANNEL, il canale di web-television prodotto dall’Associazione Italiana Fisioterapisti A.I.FI., un appuntamento seguito da migliaia di “spettatori digitali” di tutta Italia (il seminario è sempre fruibile in streaming.

Gli interpreti della serata di AIFI Channel, moderati da Simone Cecchetto (Vicepresidente Nazionale A.I.FI.), affiancato da Andrea Piazze (Presidente Nazionale GIS Sport A.I.FI.), hanno condiviso la loro expertise legata a questi 80 giorni di pandemia spaziando dalla gestione dei primi giorni (l’ultima partita giocata dai professionisti del calcio è dell’8 marzo, poi è arrivato il lockdown), contornata dalla paura del contagio e dalle difficoltà logistiche legate alle prime limitazioni, fino alla recentissima ripresa delle attività sportive di gruppo segnate dall’utilizzo di DPI o esami medici specifici.

“Riparte il campionato di calcio ed inizia una nuova fase per il mondo dello Sport, inedita ad oggi, caratterizzata per gli Atleti dalla ripresa delle attività di gruppo post lockdown. Come ci muoveremo come settore globale della medicina sportiva e della fisioterapia?” (Simone Cecchetto)

Gli esperti coinvolti da AIFI si sono trovati proprio a rispondere ai quesiti che riguardano le conseguenze fisiche dirette ed indirette che il COVID.19 può produrre negli atleti che ne sono stati colpiti, ed anche alle conseguenze psichiche (dall’ansia all’insonnia) che possono essere previste al termine del lockdown. Inevitabile punto di riferimento dei professionisti sanitari e di tutto il dibattito sulla ripresa agonistica è stato ovviamente il protocollo FIGC “Indicazioni per la ripresa degli allenamenti delle squadre di calcio professionistiche e degli arbitri”, redatto dalla Commissione Medico-Scientifica Federale della Federazione, ed aggiornate sulla base delle indicazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) istituito presso il Dipartimento per la protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il protocollo ha introdotto proprio i concetti di “Gruppo Squadra” (che definisce tutti coloro che nella fase di ripresa dovranno necessariamente operare a stretto contatto tra di loro, tra cui i calciatori, gli allenatori, il medico sociale, i fisioterapisti e gli altri componenti dello staff, cioè tutti coloro che creano un “GRUPPO medicalmente coerente”) e di “Gestione in sicurezza” delle attività atletico-agonistiche (ad esempio: “l’uso della Sala Medica, massaggi, fisioterapia, le sedute, almeno nella prima settimana, dovranno essere programmate sotto il coordinamento del Medico Sociale e limitate alle reali necessità. Le postazioni dovranno garantire distanze di almeno 2 metri tra loro, dovranno essere dotate di materiale monouso e le attrezzature/macchinari fisioterapici essere sanificati dopo ogni seduta”).

 

Tutti i relatori coinvolti da AIFI-CHANNEL hanno posto l’attenzione sulle molteplici facce dello stesso dado. La preparazione atletica post-lockdown, come ben spiegato da Paolo Barbero (preparatore atletico dell’Hellas Verona FC), sta vedendo

“affiancare al graduale recupero del condizionamento atletico la gestione di allenamenti di Recovery, per sopperire a sistemi energetici e metabolici sottoposti post-lockdown a maggiori e non previsti sovraccarichi”,

causati dalla gestione individuale modificata degli allenamenti durante la sospensione delle attività. La prevenzione degli infortuni, attività che ricade proprio tra le responsabilità dei fisioterapisti, è stata approfondita da Alessio Vanin (fisioterapista della UC Sampdoria) e Andrea Magini (fisioterapista della Chinese Superleague) che hanno raccontato differenti esperienze della nuova modalità di lavoro di infermeria: dal distanziamento sociale alla gestione della tipologia dei trattamenti post COVID.19, affrontando anche il tema della corretta e sicura gestione di atleti guariti, come pure – da parte di Magini – la responsabilità del governo della quarantena effettuata da una squadra cinese al ritorno in patria post tournée straniera.

Importanti aspetti del “return to play” sono poi quelli dell’impatto neuropsicologico, approfonditi da Aiace Rusciano (neuropsicologo al lavoro prima al Milan ed oggi al Chievo Verona), che ha posto in rilievo il topic della performance in relazione allo stato mentale di stress. Monitoraggio di valori e funzionalità cerebrali neuropsicologiche e tecniche di gestione dello stress per ritornare alla performance pre-lockdown sono ritenuti dallo specialista aspetti fondamentali in questa fase, soprattutto pensando che in “stato di normalità” gli atleti (ad esempio gli attaccanti) hanno tempi di risposta mentale alle sollecitazioni di circa 140 millisecondo a stimoli semplici e programma le proprie azioni in quella eccezionale tempistica. Come sottolineato da Rusciano: perdere quel tipo di capacità reattiva significa perdere un evidente efficienza di gioco; sarà pertanto essenziale la verifica degli impatti della “clausura forzata” su queste capacità reattive neurologiche.


E’ stato poi grazie all’intervento di Roberto Barbieri (medico della Pistoiese Calcio) che si è sviscerata la modalità organizzativa e di safety della gestione del Gruppo Squadra-Staff in relazione ai Protocolli sanitari: il complesso di azioni che ogni squadra professionistica saprà correttamente mettere in atto (insieme alla continua attenzione verso le caratteristiche cliniche legate agli esiti del COVID19 negli atleti guariti) saranno infatti il vero punto di ripartenza di tutto il movimento calcistico professionistico.

La conclusione di “Riparte il campionato: la gestione dell’atleta dopo il Covid.19”, affidata a Simone Cecchetto e Andrea Piazze, è stata unitaria: “Il calcio riparte: ormai è cosa certa e stiamo contando le ore che mancano a questa ripartenza. Sarà un segnale importante per tutto il Paese ed oggi abbiamo voluto dire a tutti – anche grazie a questo nostro dialogo ricco di contenuti ed utilissimo per chi, con le diverse competenze e professioni, deve gestire l’Atleta – che riusciremo ad affrontare con la massima attenzione e consapevolezza professionale questo ‘ritorno sul campo di gioco e negli stadi’. E’ il nostro contributo per assicurare tranquillità e serenità agli atleti, alle società ed ai tifosi dello sport più amato del mondo”.

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