Dottorato di ricerca in Fisioterapia

Dottorato di ricerca in Fisioterapia

Il documento delle mozioni congressuali, votato a Roma in occasione dell’ultimo Congresso Nazionale, traccia la rotta dell’agire politico dell’Ufficio di Presidenza contestualmente eletto.
Tra gli obiettivi legati allo Sviluppo dei Ruoli nel Sistema Universitario, in particolare attraverso la mozione numero 5, partendo dal presupposto che “L’accesso al ruolo della docenza universitaria di ruolo deve avvenire attraverso il percorso delle abilitazioni scientifiche nazionali”

 

Il Dottorato di Ricerca rappresenta il 3° ciclo della Formazione Superiore e vi si accede attraverso il superamento di un concorso pubblico. Ha una durata di tre anni, durante il quale lo studente ha modo di approfondire la propria preparazione nella metodologia della ricerca scientifica avanzata, anche attraverso periodi formativi all’estero e la frequenza di laboratori di ricerca. Il percorso di Dottorato si conclude con l’elaborazione e la discussione di una tesi originale di ricerca.La domanda per l’accesso al Dottorato di Ricerca può essere presentata da chi è in possesso di laurea magistrale o altro titolo straniero idoneo.L’ammissione al Dottorato avviene sulla base di una selezione ad evidenza pubblica. L’interessato può trovare nel bando di ammissione tutte le informazioni circa i criteri per l’ammissione e la valutazione dei titoli e le eventuali prove scritte o orali previste. La procedura di iscrizione è generalmente online.Durante questo percorso il dottorando, sotto la supervisione di un tutor assegnatogli all’avvio delle attività, si trova ad affrontare due contesti operativi differenti:

  • Un primo ambito di carattere prevalentemente formativo/didattico, portato avanti seguendo corsi, seminari e partecipando a scuole e conferenze la cui organizzazione è lasciata ai singoli corsi e non è omogenea tra settori disciplinari e atenei.
  • Un secondo contesto legato allo sviluppo del progetto di ricerca principale, ed eventualmente a progetti collaterali, anche con uno o più soggiorni all’estero per un periodo complessivo non superiore ai 18 mesi.

I bandi di dottorato sono consultabili sul sito del singolo Ateneo, generalmente in una sezione apposita. Presso il sito del MIUR è anche possibile individuare i bandi di Dottorato pubblicati a livello nazionale nella pagina http://bandi.miur.it/doctorate.php/public/cercaFellowship raggruppati sia per area tematica che per ateneo, oppure sul sito di CINECA all’indirizzo http://cercauniversita.cineca.it//php5/dottorati/cerca.php specificando i parametri desiderati.

La borsa di Dottorato rappresenta l’importo versato al dottorando mensilmente durante il percorso triennale. Attualmente ammonta ad € 15.343,28 annuali, al lordo degli oneri previdenziali a carico del percipiente. Tale importo viene incrementato del 50% in relazione ai periodi di permanenza all’estero presso università ed istituti di ricerca. La borsa di dottorato non è compatibile con altre borse di studio, con assegni di ricerca né con la retribuzione percepita in qualità di dipendente pubblico a tempo indeterminato.Il Dottorato di Ricerca può essere portato avanti anche senza la borsa di ricerca. Il numero di posti con e senza borsa è indicato nel bando. Le norme che regolamentano le due casistiche, eventualmente integrate dai regolamenti di ateneo, richiedono una maggiore presenza del dottorando con borsa, fermo restando che anche chi non è destinatario di borsa di ricerca è comunque tenuto a portare avanti il proprio progetto di ricerca nei tempi prestabiliti. In accordo con il regolamento di Dottorato e del Collegio Docenti è possibile concordare per il dottorando con borsa di ricerca la possibilità di svolgere attività retribuite affini all’ambito formativo del dottorato; la stessa possibilità è data, con minori limitazioni in quanto funzionale al diritto allo studio, costituzionalmente garantito, al dottorando senza borsa, purchè non esplicitamente incompatibile con lo svolgimento del Dottorato stesso.Come tutti gli studenti iscritti all’Università, anche i dottorandi sono generalmente assicurati contro gli infortuni che possono verificarsi durante l’esecuzione delle attività didattiche o di tirocinio.

Il Dottorato prevede inoltre l’applicazione delle norme di tutela della maternità attraverso l’interruzione obbligatoria per 5 mesi, che verranno recuperati successivamente. Durante questa sospensione la dottoranda percepirà un assegno di maternità pari all’80% della borsa versato dall’INPS.

La posizione di A.I.FI.

L’accesso al ruolo della docenza universitaria di ruolo deve avvenire attraverso il percorso delle abilitazioni scientifiche nazionali. Pertanto: − costruendo collaborazioni con i docenti di ruolo, anche per modificare le regole per l’accesso alla docenza: − favorendo la rettifica dei valori soglia attualmente previsti per il SC 06N1 rendendoli coerenti con le pubblicazioni scientifiche dell’area della fisioterapia; − promuovendo l’istituzione di un SSD di area al quale possano avere accesso i professionisti sanitari dell’Area riabilitativa; − promuovendo lo sviluppo delle condizioni atte a coinvolgere i fisioterapisti nel processo formativo e facilitare l’acquisizione della competenze e dei titoli per l’accesso alla docenza.è stato richiesto al nuovo UP di “Progettare e attuare azioni per aumentare la possibilità di accesso a dottorati di ricerca per fisioterapisti e diffondere tali possibilità tra i professionisti”. Di questo compito è stato incaricato, all’interno del gruppo di lavoro dell’Area Formazione, coordinato da Roberto Marcovich, Luca Francini su delega individuata dallo stesso UP ed approvata dal Direttivo Nazionale. Come frutto di questi primi mesi di lavoro, portato avanti anche su altri fronti, raccogliendo domande, dubbi e suggerimenti di numerosi colleghi interessati o direttamente coinvolti nei corsi di Dottorato di Ricerca esistenti in Italia, è stato realizzato un vademecum che, nel formato di Domande Frequenti, vuole rispondere ai più comuni interrogativi legati a questo livello formativo universitario, il più alto previsto dal nostro Paese.

Un particolare ringraziamento per lo sviluppo di questo documento alla collega Elisa Alborghetti.

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