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Direttore Responsabile: Mauro Tavarnelli
Editor: Aldo Ciuro
Assistant Editor: Davide Bruno Albertoni; Claudio Ciavatta
Associate Editors: Alessandro Chiarotto; Alessio Signori; Andrea Tettamanti; Andrea Turolla; Antonio Poser; Carla Vanti; Donatella Valente; Elisa Pelosin; Francesco Serafini; Giulia Guidi; Giuseppe Plebani; Lucia Bertozzi; Marco Baccini; Marco Testa; Matteo Paci; Michela Bozzolan; Michele Romano; Michele Spinosa; Oscar Casonato; Roberto Gatti; Roberto Meroni; Silvano Ferrari; Silvia Bielli; Silvia Gianola; Stefania Costi; Tiziana Nava
Scienza Riabilitativa è indicizzata su:
Cari colleghi,
torna l’appuntamento dei “What’s Up” con i contenuti del nuovo fascicolo di Scienza Riabilitativa, il 22.2.
Il primo articolo è la traduzione in Italiana, curata dai colleghi Bozzolan, Da Roit e collaboratori, del CERT un documento di consenso internazionale, pubblicato nel 2016, su un modello di riferimento per la descrizione dell’esercizio nelle pubblicazioni scientifiche. L’esercizio è uno degli elementi fondamentali dell’intervento in fisioterapia, ma è nota la difficoltà nell’avere una visione condivisa di cosa e come si debba riportare per comunicarlo in modo esaustivo. Il modello CERT, sviluppato secondo il sistema concettuale dell’EQUATOR Network, può essere un punto di riferimento per la descrizione dell’esercizio in modo che esso possa essere comunicato in modo completo, possa essere replicato in lavori scientifici successivi e nella clinica. Può essere di estremo valore anche nel processo di apprendimento degli studenti nella formazione di base e post-base. Per questo la lettura dell’articolo sarà utile a ricercatori, clinici e studenti.
Con la loro revisione narrativa le colleghe Vanti e Ruggeri ci presentano lo stato dell’arte della efficacia di una tecnica di trattamento sviluppata in osteopatia negli anni 20 negli Stati Uniti, le pump techniques. Nonostante si tratti di una revisione narrativa, la metodologia di elaborazione di questa revisione, esplicita e rigorosa, è uno dei punti di forza dell’articolo. In particolare gli autori hanno aggiornato l’unica revisione narrativa esistente sull’argomento pubblicata nel 2016 e hanno selezionato 6 nuovi RCT o quasi-RCT inerenti diverse applicazioni delle pump techniques. Come quasi sempre accade nella nostra professione la ricerca non è in grado di fornire risposte definitive ai diversi quesiti clinici ma certamente la lettura di questa revisione fornirà diversi spunti utili a clinici e ricercatori interessati all’argomento pump techniques.
Il terzo articolo, in inglese, è il report di uno studio crossover (misure ripetute) in cui il collega Spargioli ha verificato l’influenza della posizione iniziale del test rispetto alla misurazione della flessione attiva (AROM) della articolazione scapolo omerale. Nello specifico l’AROM della flessione scapolo omerale è stato misurato in un campione di 72 soggetti asintomatici in 4 posizioni diverse: supino, stazione eretta, seduto con appoggio e seduto senza appoggio. Come potrete leggere voi stessi, il risultato ha confermato l’ipotesi iniziale di correlazione tra posizione di partenza e AROM misurato. Non vi anticipo i dettagli ma certamente i risultati di questo studio confermano l’importanza di valutare e rivalutare i pazienti utilizzando la stessa posizione di partenza in modo da ridurre al minimo il rischio di misurare cambiamenti indipendenti dal trattamento impostato.
Sommario del numero
DOCUMENTO DI CONSENSO TRADOTTO CON PERMESSO
CONSENSUS SULL’EXERCISE REPORTING TEMPLATE (CERT):
DOCUMENTO DI SPIEGAZIONE ED ELABORAZIONE
(Consensus on Exercise Reporting Template (CERT): Explanation and Elaboration Statement)
S. Slade, C. Dionne, M. Underwood, R. Buchbinder
ARTICOLO ORIGINALE
LE “PUMP TECHNIQUES”, NUOVI ORIENTAMENTI E PROVE DI EFFICACIA
(The “pump techniques”, new trends and evidence)
C. Vanti, M. Ruggeri
G. Spargoli
ARTICOLO ORIGINALE
THE EFFECTS OF TESTING POSITIONS ON SHOULDER ACTIVE FLEXION RANGE OF MOTION
(Gli effetti delle posizioni di test sul range of motion della flessione attiva di spalla)
Come sempre un grazie di cuore a tutto il Board di Scienza Riabilitativa e ai colleghi che scelgono di condividere i risultati del loro lavoro sulla nostra Rivista contribuendo alla crescita professionale di tutti.