AIFI ha sottoscritto Oltre il dolore, il manifesto sociale contro la sofferenza promosso da SIAARTI – Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva che sottolinea le 10 azioni necessarie per affermare il diritto alla terapia del dolore cronico.
Il decalogo di SIAARTI è stato condiviso, firmato e sostenuto da AIFI insieme ad altre 16 tra società scientifiche ed associazioni (AIFI, Aisd, Aogoi, Cittadinanzattiva, Fondazione Onda, Italia Longeva, Senior Italia-Federanziani, Federdolore, Sid, Sige, Sigo, Sigot, Simfer, Simg, Sin, Sin-Reni, Siot e Siu).
Ecco in sintesi le 10 azioni previste dal manifesto:
- ACCESSO ALLA TERAPIA DEL DOLORE: UN DIRITTO ESIGIBILE
Le Società scientifiche e Associazioni aderenti al Manifesto sottolineano la necessità che l’accesso alla terapia del dolore cronico non oncologico sia considerato un diritto inalienabile ed esigibile dai cittadini italiani, vantaggioso per la società intera, assicurato dalla presenza di competenze specifiche dedicate, verso cui tutte le Istituzioni sanitarie ed il SSN devono essere mobilitate. - UN DIRITTO DIFFUSO E OMOGENEO
Le Società scientifiche e Associazioni rilevano la necessità di una diffusione completa, continua e senza differenziazione territoriale della terapia del dolore sul territorio nazionale, seguendo i dettami delle norme di riferimento richiamate nella Premessa Fondativa. - UN DIRITTO CORRETTAMENTE DIMENSIONATO
Le Società scientifiche e Associazioni esprimono la necessità di sviluppare nel tempo dati certi di riferimento per definire il numero di centri di terapia del dolore necessari sul territorio nazionale e regionale in rapporto con il numero di abitanti, affinché sia soddisfatto il fabbisogno dei cittadini, mantenendo sempre aggiornato il censimento dei centri in rapporto con il numero dei pazienti seguiti e trattati. - UN DIRITTO SENZA ATTESE
Le Società scientifiche e Associazioni sottolineano la necessità di assicurare che i Centri di terapia del dolore siano pienamente operativi e funzionanti, con organici competenti e completi, ed in grado di assicurare ai cittadini l’accesso omogeneo su tutto il territorio nazionale alle terapie ed alla loro continuità, abbattendo le liste di attesa, ed assicurando un effettivo e corretto percorso di cura al paziente con dolore cronico non oncologico. - UN DIRITTO PER LE MAGGIORI FRAGILITA’
Le Società scientifiche e Associazioni rilevano la necessità che le fasce più fragili della popolazione abbiano certezza di accesso garantito, tempestivo, facilitato e continuo ai centri di terapia del dolore. - UN DIRITTO ASSICURATO DA COMPETENZE MULTIDISCIPLINARI SPECIFICHE
Le Società scientifiche e Associazioni manifestano la necessità che tutte le professioni sanitarie coinvolte nella terapia del dolore siano incluse nei percorsi assistenziali garantiti ai cittadini-pazienti e ricevano una formazione di qualità, adeguata, continua, basata sulle evidenze. - UN DIRITTO BASATO SULLA RICERCA
Le Società scientifiche e Associazioni esprimono la necessità che la ricerca in ambito algologico possa accedere in via preferenziale a fondi speciali per lo sviluppo di farmaci innovativi, in modo analogo a ciò che viene già realizzato in altri ambiti. Inoltre, si sottolinea la necessità che anche la ricerca indipendente sia favorita e sostenuta in modo prioritario dalle Agenzie nazionali. - UN DIRITTO SUPPORTATO DALLE TECNOLOGIE DIGITALI
Le Società scientifiche e Associazioni pongono l’attenzione sulla necessità che le soluzioni a forte componente di innovazione tecnologica siano espressamente sviluppate nella gestione telemonitoraggio, teleconsulto e teleassistenza nell’ambito del dolore. - UN DIRITTO MONITORATO
Le Società scientifiche e Associazioni sottolineano la necessità che le istituzioni, le agenzie centrali e regionali, le società scientifiche in collaborazione con le Associazioni dei pazienti si dotino di strumenti per verificare con continuità e precisione lo stato di implementazione della Legge 38.2010 e degli accordi successivi nell’ambito del dolore. - UN DIRITTO COMUNICATO
Le Società scientifiche e Associazioni individuano ed esprimono la necessità che i media nazionali e locali, tradizionali, digitali e sociali siano coinvolti nella diffusione corretta e continua dell’informazione sulla terapia del dolore, anche grazie al coinvolgimento diretto delle Associazioni dei pazienti e delle Organizzazioni civiche dei cittadini.