Grande successo per il primo Simposio organizzato dalle Associazioni scientifiche di Fisioterapia di Austria, Italia e Slovenia!

Primo Simposio transazionale organizzato dalle Associazioni scientifiche di Fisioterapia di Austria, Italia e Slovenia, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia 2023 dal titolo “Peeking over borders: research and good practice” tenutosi venerdì 8 e sabato 9 settembre nella splendida cornice della città Austriaca di Klagenfurt.

Grande successo riscosso dal primo Simposio organizzato dalle Associazioni scientifiche di Fisioterapia di Austria, Italia e Slovenia, dal titolo “Peeking over borders: research and good practice”.

In occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia 2023, AIFI, rappresentata dall’Area Esteri e dalla Sezione Territoriale Friuli Venezia Giulia, ha preso parte all’evento tenutosi venerdì 8 e sabato 9 settembre nella splendida cornice della città Austriaca di Klagenfurt.

L’idea nasce all’ultimo General Meeting, durante un confronto con la collega Constance Shlegel. In passato si era già fatto un tentativo di costruire un network cross-borders anche nell’area mediterranea. Finalmente questa volta grazie alla caparbietà di tutti, ci siamo riusciti.

L’obiettivo più generale dell’evento è stato quello di contribuire alla costruzione di un network di relazioni internazionali tra le regioni confinanti dell’Alpe Adria, sulla falsa riga delle esperienze che si realizzano già in altre aree europee con caratteristiche di prossimità territoriale, come l’area scandinava e quella occidentale.

Nella prima delle due giornate si sono susseguite le diverse presentazioni di relatori provenienti dai tre paesi, su argomenti clinici, formativi e di ricerca, con spazio a momenti di confronto tra professionisti e studenti.

Per AIFI hanno partecipato Simone Battista con un lavoro dal titolo “The Care Process of Hip and Knee Osteoarthritis: Common Pitfalls and Strategies for Optimising its Quality”, un focus sulla corretta gestione dell’OA e sugli interventi per promuovere l’aderenza dei pazienti, e Giacomo Rossettini con una presentazione dal titolo “Therapy is important, but context matters more: unrevealing placebo and nocebo effects in musculoskeletal physiotherapy”, sull’importanza di una valutazione attenta dei fattori contestuali che possono influenzare l’esito del trattamento fisioterapico dei disturbi muscoloscheletrici. 

   

 

Di particolare importanza è stata la possibilità per gli studenti dei Corsi di Laurea in Fisioterapia di partecipare con alcune presentazioni, tra cui il nostro Pietro Pellizzer dell’Università di Padova, sede di Conegliano, che ha ben figurato con il suo lavoro “Principles of Physiotherapy Treatment for Patients Operated with NUSS Technique for the Correction of Pectum Excavatum (PE): Literature Review”.

All’apertura della seconda giornata è stato dato spazio all’ospite d’eccezione proveniente dall’Irlanda, Esther-Mary D’Arcy, Presidente Della Europe Region della World Physiotherapy.

Mrs D’Arcy ha tenuto una toccante intervento sul significato dell’attraversare i confini; partendo dall’esperienza vissuta in prima persona da bambina, essendo lei figlia di un nordirlandese di Belfast e di una fisioterapista di Dublino, ha sottolineato come la Fisioterapia sia nel suo mandato universale e senza pregiudizi.

 Nel prosieguo della mattinata si sono svolti i Bar Camps, una nuova formula di incontro e confronto, in cui le persone inizialmente hanno potuto liberamente interagire e muoversi tra le postazioni spontaneamente formate, secondo temi suggeriti dagli stessi partecipanti al Convegno; in un secondo momento i risultati di queste condivisioni sono stati discussi di fronte a tutta la platea del Simposio.

Molto apprezzato è stato l’intervento degli studenti sloveni che si sono interrogati sulle strategie per promuovere l’attività dell’associazione scientifica tra i giovani fisioterapisti: con l’emozionante intervento di una giovante studentessa, è emerso come i nostri ragazzi sentano l’esigenza di essere coinvolti ed ascoltati, magari studiando strategie di incontro diverse e meno accademiche.

Con il saluto dei presidenti delle Associazione presenti al Simposio, si è chiusa questa prima esperienza, aprendo ad una serie di collaborazioni, sempre più dinamiche ed intergenerazionali, e dando appuntamento ad una seconda edizione che potrebbe essere organizzata dall’Italia…appuntamento al 2025!

 

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