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A cura del GIS T.F.T.R., 26 ottobre, Assago (Milano) presso Royal Garden Hotel
Ormai è certa l’efficacia dei CEMP nel trattamento delle fratture, nell’algodistrofia e come coadiuvante per il trattamento dell’osteoporosi. Ma diversi studi hanno dimostrato inoltre che i campi magnetici pulsati possono interagire in modo positivo con alcuni fattori regolanti l’infiammazione. In particolare è ormai comprovata l’efficacia degli ELF-EMF nell’abbassare lo stress ossidativo attraverso l’esaltazione degli enzimi antiossidanti e dell’attività antiossidante mitocondriale.
Peculiarità della terapia
Una ulteriore caratteristica peculiare della terapia con i campi magnetici, a patto di rispettare alcune condizioni fisiche specifiche, è quella di favorire la traslocazione nucleare di importanti fattori di trascrizione, che controllano a cascata l’attività genica. Tali geni vengono tra l’altro attivati anche da una corretta alimentazione, dalla riduzione dello stress a da una sana attività fisica di grado medio-moderato. Sono preposti, tra le molte funzioni, all’inibizione dell’infiammazione, alla riduzione dello stress ossidativo e intervengono nella regolazione mitocondriale.
La terapia fisica con campi magnetici pulsati a bassa intensità può avere quindi un ruolo chiave nel trattamento di numerose patologie, dal momento che l’infiammazione è alla base della patologia stessa.