COMPETENZE TRASVERSALI PER NUOVE FRONTIERE DELLA DISCIPLINA
Il Gruppo di Terapia Manuale e Fisioterapia Muscoloscheletrica dell’AIFI – associazione che promuove e supporta la formazione, l’informazione, la ricerca e l’aggiornamento continuo nell’ambito della terapia manuale in fisioterapia – propone il suo XX Congresso Nazionale (18-19 giugno, Sydney Hotel, Bologna) con una due giorni di studi dal profilo internazionale.
Il titolo dell’evento – a cui sono attesi oltre 200 professionisti – è Nuove frontiere nella fisioterapia muscoloscheletrica. Perché questo tema e quali sono le “nuove frontiere” indicate? “Il titolo indica quello che oggi la fisioterapia muscoloscheletrica rappresenta per lo sviluppo dell’intera professione, per la fisioterapia moderna”, risponde Filippo Maselli, presidente del Gruppo di Interesse Specialistico, “e sta ad indicare l’utilizzo e l’orientamento futuro da parte dei fisioterapisti specializzati OMPT-Orthopaedic Manipulative Physical Therapist – non più solo di competenze specifiche che da sempre hanno contraddistinto il nostro agire quotidiano, ma anche di competenze trasversali. E ci riferiamo a: comunicazione, etica, biostatistica, psicologia, filosofia. Queste sono le competenze necessarie oggi per meglio interpretare i bisogni dei nostri pazienti e poter comprendere anche quando tali pazienti necessitano di altri professionisti della salute. Il tutto contribuisce a generare quell’approccio multi-professionale e multi-disciplinare che oggi è così centrale nella presa in carico dei pazienti”.
All’evento bolognese del GTM sono attese presenze da tutta Italia, comunicazioni scientifiche, tavole rotonde, condivisione di esperienze e di ricerca. Quali sono in sintesi le keywords centrali del Congresso 2022? “In sintesi sicuramente sono: passione per la nostra professione, innovazione nella produzione di nuove evidenze, condivisione di intenti e di azioni, sviluppo scientifico continuo, ricerca clinica con altissimi livelli qualitativi. Il tutto – forse è scontato sottolinearlo – per offrire le migliori cure possibili ai nostri pazienti”. A Bologna saranno presenti non solo specialisti italiani: sono infatti previste alcune comunicazioni e lectio di ampio respiro accademico europeo. La fisioterapia italiana anche così si posiziona sempre più sul piano scientifico internazionale? Risponde il presidente Maselli: “Negli ultimi anni la fisioterapia Italiana è riuscita a passare da semplice user a eccezionale producer di letteratura scientifica di elevata qualità. Oggi siamo a tutti gli effetti considerati sempre più a livelli internazionali come una realtà crescente, motivata, appassionata e capace di diventare una vera eccellenza nel panorama mondiale, riuscendo a creare non poche collaborazioni con colleghi e colleghe di altissimo calibro in diversi contesti. Ormai sono sempre più numerosi i colleghi stranieri ci chiedono di intervenire ai nostri congressi, e noi ne siamo onorati: quest’anno la partecipazione di due grandissimi professionisti il Prof. Nathan Hutting e il Prof. Matthew Low è un po’ il fiore all’occhiello del nostro XX Congresso”.
Ma il Congresso del GTM, in margine al programma formativo, offrirà anche occasione per “celebrare” i 25 anni del Gruppo: quali sono le tappe significative di questo percorso che giunge proprio a Bologna al rinnovo delle cariche nazionali? Risponde Filippo Maselli: “Raccontare venticinque anni del Gruppo di Terapia Manuale in poche righe è un compito davvero arduo. Sicuramente fra le tappe più importanti degli ultimi anni ci sono l’aver completato il primo monitoraggio internazionale di due Master OMPT di due prestigiose università italiane. Mi riferisco al Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici dell’Università degli Studi di Genova, presso il Campus di Savona, ed al Master in Terapia Manuale e Riabilitazione Muscoloscheletrica dell’Università degli Studi di Padova. Abbiamo poi ottenuto il Certificato di Eccellenza da parte della International Federation of Orthopaedic Manipulative Physical Therapy, che consacra a tutti gli effetti l’Italia tramite il GTM, come Full Member della Federazione. A questi elementi vorrei aggiungere anche l’avvio di altri master – presso l’Università di Roma Tor Vergata, l’Università di Bologna, l’Università del Molise, l’Università di Roma La Sapienza e l’Università di Perugia. Il tutto – conclude il presidente – a riprova di come il GTM sia stato in grado di creare un network in continuo movimento, una consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che possiamo diventare. E’ segno di una crescita inarrestabile: infatti in questo XX Congresso celebreremo un ulteriore record storico passando dai 40 soci dei primi anni agli oltre 700 attuali”.