64 anni AIFI: la nuova veste di società scientifica prende definitivamente corpo.

Il primo compleanno dell’Associazione nell’era dell’istituzione degli OFI e della FNOFI. Si apre una nuova fase per lo sviluppo della Fisioterapia italiana.

Era l’8 giugno del 1959 quando un gruppo di pionieri ha dato vita  all’Associazione – allora AITR Associazione Italiana Terapisti della Riabilitazione poi dal 2002 AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti – che sarebbe divenuta nel tempo l’associazione maggiormente rappresentativa (AMR) e che con la recente nascita degli OFI e della FNOFI ha completato la sua trasformazione da AMR a Associazione Tecnico Scientifica (ATS)

Ogni compleanno è un occasione per guardare indietro al cammino fin qui percorso e gettare uno sguardo sul futuro. Proviamo a farlo insieme con questa breve analisi.

 

Le radici dell’oggi: i decenni di crescita della professione del Fisioterapista.

Nel corso degli anni, l’AIFI di allora, in qualità di AMR, ha sostenuto, accompagnato e promosso lo sviluppo legislativo della  professione del Fisioterapista e della disciplina della Fisioterapia. Basti pensare a traguardi fondamentali come:

  • la definizione del profilo professionale con il DM 741/1994;
  • la legge 42/99 che ha abrogato la “ausiliarietà” delle professioni sanitarie proiettandole pienamente nel novero delle professioni intellettuali, nonché tolto ogni dubbio sulla loro titolarità e autonomia e delineato gli ambiti di attività e responsabilità;
  • la legge 251/2000 che ha introdotto il concetto di valutazione funzionale e la responsabilizzazione in funzioni didattiche e manageriali;
  • la legge 43/2006 che ha distinto il professionista specialista, il professionista coordinatore e il professionista dirigente;
  • la ridefinizione dei percorsi formativi, prima con l’avvento dei diplomi universitari diventati poi lauree triennali;
  • lo sviluppo della formazione specialistica con la nascita dei master universitari in specifici ambiti clinici, come la terapia manuale, la fisioterapia pediatrica e la fisioterapia sportiva, giusto per citare i più “storici”
  • le lauree magistrali orientate per ora al management, alla didattica e alla ricerca e che hanno consentito o potenziato l’accesso alla dirigenza delle professioni sanitarie, a dottorati di ricerca e alla carriera accademica;
  • le nuove leggi sulla responsabilità professionale tra cui la legge 24/2017 c.d. Gelli Bianco che ha determinato l’attuale natura e collocazione alle associazioni tecnico-scientifiche;
  • infine, la legge 3/2018 che ha determinato la nascita degli Albi dei Fisioterapisti collocati inizialmente nei 61 Ordini dei Tecnici sanitari radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione e, finalmente, dal 15 dicembre 2022 nei 38 ordini dei Fisioterapisti e nella relativa Federazione.

Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito, quindi, ad una crescita impressionante della professione del Fisioterapista, così come di altre professioni sanitarie, e AIFI del tempo, come associazione maggiormente rappresentativa, era ai tavoli di tutte le tappe sopra citate. Oggi la professione conta più di 70.000 esercenti iscritti agli Albi, migliaia di professionisti specialisti in possesso di master in diversi ambiti clinici, centinaia di laureati magistrali, più di 150 fisioterapisti che hanno concluso il dottorato di ricerca, una trentina di fisioterapisti dirigenti delle professioni sanitarie in strutture pubbliche e private, una decina tra ricercatori, professori associati e ordinari.

Nel 2020 questo è il quadro che si presentava al passaggio della rappresentanza esponenziale della professione da AIFI alle Commissioni d’Albo territoriali e nazionale. Una crescita con tante luci ma anche tante ombre, certamente, perché restava e resta ancora molto da fare: abusivismo, retribuzioni incettabili, svalorizzazione in molti contesti, difficoltà di accesso a dirigenza e ruoli accademici. Questi e molte altre sono le criticità ancora aperte sul tavolo degli Ordini dei Fisioterapisti che ora potranno affrontali con la piena autonomia che in questi tre anni le Commissioni di Albo hanno avuto limitata dal fatto di essere inseriti negli Ordini “multialbo” con altre 18 professioni.

 

Gli anni della trasformazione di AIFI

Il cammino della trasformazione è iniziato quando –  grazie al rispetto dei rigorosi criteri previsti dal DM 2 agosto 2017 – AIFI è stata iscritta dal novembre 2019 nell’elenco ministeriale delle ATS e delle società scientifiche deputate, tra l’altro, alla produzione di Linee Guida e Buone Pratiche all’interno del Sistema Nazionale Linee Guida istituito ai sensi della legge 8 marzo 2017 n. 24 (c.d. Legge Gelli Bianco).

Il cambio di mission, da AMR a ATS, è stato reso ancor più tangibile dal nuovo Statuto AIFI approvato nell’ottobre 2020 che, tra le tante cose, ha previsto:

  • il cambio di denominazione da Associazione Italiana Fisioterapisti a Associazione Italiana di Fisioterapia, per sottolineare quanto l’obiettivo di AIFI sia lo sviluppo della Scienza e della disciplina della Fisioterapia sia sul versante metodologico e di ricerca che negli ambiti specialistici;
  • il cambio di obiettivi e di attività, riportate nell’art. 2, con una riorientamento verso ricerca, formazione, produzione di documenti associativi, Linee guida e Buone Pratiche e un impegno continuo verso i soci, i fisioterapisti, gli studenti, i cittadini, le società scientifiche e le istituzioni;
  • un nuovo ruolo, centrale e strategico, per i Gruppi di Interesse Specialistico (GIS) e Network di Interesse Specifico (NIS), nati in AIFI nel corso del tempo e tuttora in evoluzione, motore dell’innovazione e dello sviluppo negli ambiti specialistici della nostra disciplina. Ad oggi essi coprono dieci ambiti ed altri NIS sono in fase di incubazione;
  • la trasformazione delle AIFI regionali in Sezioni Territoriali, consapevoli che il ruolo di rappresentanza esponenziale della professione a livello locale era da poco passato al tempo alle CdA (e oggi agli OFI) e che il nuovo ruolo delle nostre articolazioni doveva essere anche qui orientato alla diffusioni delle migliori pratiche e al supporto scientifico alle istituzioni locali, tra cui gli OFI.

Dal 2020, AIFI ha, quindi, progressivamente dismesso il ruolo di Associazione Maggiormente Rappresentativa (AMR), ma per senso di responsabilità verso la propria Storia ha continuato a rendersi disponibile in tutte quelle situazioni in cui il vincolo del confronto o approvazione da parte del Comitato Centrale FNO TSRM PSTRP o dei Consigli Direttivi degli Ordini TSRM PSTRP suggeriva di intervenire come AIFI anzichè come CdAn/CdA, in stretto accordo con le stesse. Ad esempio ci si è messi a disposizione per intervenire ad alcuni eventi nazionali o locali per portare la voce della Fisioterapia distinta dalle altre professioni dell’ordine multi-albo oppure per supportare il procedimento contro anomalie del profilo professionale dell’Osteopata oppure per sostenere sia economicamente che con le nostre competenze interne i processi di produzioni di documenti scientifici di utilità per tutta la categoria in risposta a sentenze, come quella del TAR Sardegna sulle Terapie Fisiche. Siamo, inoltre, onorati di aver avuto l’onore di ospitare un momento fondativo, la firma del Ministro sul Decreto di istituzione degli OFI e della FNOFI, proprio l’8 settembre 2022 durante il convegno organizzato da AIFI al Senato della Repubblica in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia.

Ora che gli OFI e la FNOFI hanno e avranno quell’autonomia e possibilità di manovra prima limitata dall’essere parte dell’Ordine multi-albo, AIFI potrà dedicarsi totalmente ed esclusivamente a realizzare il proprio mandato di Associazione Tecnico Scientifica (ATS).

 

AIFI oggi: una nuova realtà, giovane, dinamica, aperta e inclusiva.

La nuova AIFI è una realtà giovane, che ha visto un ricambio generazionale di gran parte delle persone impegnate nei diversi ruoli associativi.

AIFI è una realtà dinamica, articolata in:

  • 18 sezioni territoriali che incarnano lo sviluppo culturale a livello locale e che hanno raccolto il testimone delle precedenti associazioni regionali;
  • 6 gruppi di interesse specialistico (GIS) e al momento 4 network di interesse specifico (NIS) che approfondiscono la disciplina nei diversi ambiti;
  • un Comitato Scientifico di alto profilo e gli organi di controllo, i Collegi dei Probiviri e dei Revisori dei Conti.

AIFI è una realtà aperta e inclusiva che rivolge le sue attività a sei assi di sviluppo:

  1. i soci, attraverso tante nuove convenzioni, sconti per decine di eventi formativi all’anno, un area riservata del sito dove rivedere webinar e congressi, accedere alla risorse aggiuntive per gli iscritti ai GIS come materiali e riviste; in più la possibilità di accedere a soli 10€ anziché più di 170€ alla piattaforma Physioplus che contiene centinaia di videocorsi di altissima qualità anche in italiano;
  2. tutti i fisioterapisti, lavorando alla produzione di Linee Guida e Buone Pratiche utili a tutta la comunità professionale, oltre a attività divulgative come quelle contenute nel canale youtube AIFI Channel;
  3. gli studenti, supportandoli nel loro percorso attraverso attività didattiche proposte dai GIS/NIS, aiutandoli a orientarsi nella formazione post-base e, prossimamente, sostenendo il momento delicato della progettazione e stesura della tesi di laurea;
  4. i cittadini, promuovendo progetti di prevenzione già dalla prima infanzia come “La Schiena va a Scuola”, informando dell’importanza della Fisioterapia in varie condizioni con articoli divulgativi in vari mass-media e attraverso materiali vari;
  5. le società scientifiche mediche, realizzando eventi congiunti per potenziare la collaborazione, il riconoscimento reciproco e gettare le basi della interdisciplinarietà oggi quanto mai necessaria ad affrontare le sfide ad esempio della cronicità;
  6. le istituzioni nazionali, per promuovere nuovi modelli organizzativi viste le innumerevoli evidenze di quanto la Fisioterapia possa contribuire alla sostenibilità del sistema salute, il mondo accademico, per aumentare la presenza strutturata di fisioterapisti nelle Università e le realtà internazionali grazie alla membership di AIFI dal 1995 della allora WCPT, la World Confederation for Physical Therapy, oggi World Physiotherapy (WP) che ha visto nel recente Congresso di Dubai un bellissimo mometo di rappresentanza della realtà italiana.

Per un’idea più precisa su “cosa fa AIFI” è possibile consultare sul nostro sito www.aifi.net molti aspetti tra cui il Bilancio di Missione 2022 che racchiude una sintesi delle attività messe in campo lo scorso anno per realizzare i nuovi obiettivi associativi, oppure vedere gli Eventi che AIFI ha in cantiere ha realizzato nei mesi scorsi oppure ancora consultare i Documenti Associativi o altre pubblicazioni prodotti nel tempo, sia in qualità di AMR che poi di ATS.

E i recenti bandi per referenti regionali dei GIS, per componenti di gruppo operativo, le AIFI Conference organizzate dai GIS, i Regional Meets proposti dalle Sezioni Territoriali sono segni di una vitalità dinamica che sta accompagnando il consolidamento nella nuova veste associativa.

AIFI è oggi quindi una realtà viva più che mai, grazie ai valori di una storia associativa costruita dal sacrificio di tanti pionieri, grazie alla convinzione che la diffusione dell’importanza della Fisioterapia passi per lo sviluppo della ricerca e delle competenze specialistiche dei diversi ambiti clinici, grazie all’entusiasmo per una nuova mission che ha aperto nuovi orizzonti.

 

Buon 64° compleanno AIFI!

 

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