Si alzi chi può: la campagna della Faip si estenderà fino al 6 aprile

Accendere i riflettori sulla vita e le esperienze delle persone con una lesione midollare, e raccogliere fondi da destinare alla ricerca. E' questo l'obiettivo della campagna "Si alzi chi può" organizzata dalla Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici (Faip), con il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico (Cip).
Due settimane di eventi, dal 22 marzo al 6 aprile, in concomitanza con la Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale, che si celebra il 4 aprile. Scopo degli organizzatori, "ribadire alle istituzioni, ai media e a tutta l'opinione pubblica l'urgenza di investire di più nella ricerca al fine di migliorare la qualità della vita delle oltre 75.000 persone colpite da lesione midollare". Una cifra in costante aumento: ogni anno, sono duemila i casi in più.
Partita nel quadro della Maratona di Roma, la campagna si sta muovendo su più fronti. Grazie anche al sostegno del mondo dello sport: in prima linea al fianco della Faip, ci sono infatti Federcalcio e Federbasket, i cui vertici hanno prontamente risposto alla chiamata della solidarietà. Nel weekend del 4 e 5 aprile, ad esempio, avrà luogo una serie di iniziative sui campi della Serie A di calcio e della Lega A di basket. Mentre per sostenere la ricerca, ciascuno potrà fare la propria parte e donare 1 euro inviando un sms al 48586 dal proprio cellulare Tim, Vodafone e Wind. Oppure 2 euro se si chiama da numero fisso Telecom Italia.
E non solo. "Si alzi chi può" prevede anche un "mini-tour della solidarietà" articolato in varie tappe sperse per l'Italia. Da Verona a Roma, passando per Vicenza e Perugia, Bergamo, Bari, Torino e altri capoluoghi italiani: in tantissime piazze ci saranno gli stand dei volontari Faip e delle associazioni federate che distribuiranno materiale informativo e proietteranno filmati di sensibilizzazione. Il mini-tour si chiuderà a Milano il 4 aprile, con un convegno a cui parteciperanno – fra gli altri – il sottosegretario alla Salute on. Francesca Martini e il presidente dell'Istituto Superiore della Sanità Enrico Garaci.

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