EDITORIALE –
Ambiti specialistici di interesse: (at)trazione associativa
di Donato Lancellotti
L’aggregazione in Gruppi di Interesse Specialisti- co è un fenomeno che ha accompagnato la vita di A.I.FI. in modo crescente. Non è facile fare ricerca intorno a temi specialistici, né fare aggregazione e restare in associazione. L’idea di avere referenti di GIS e NIS nei coordinamenti regionali ci permette di integrare le competenze all’interno dell’architettu- ra associativa. Ad Exposanità abbiamo visto come avanzano le competenze, le opportunità, il mercato, i prodotti ma anche le aspirazioni di pazienti e fami- glie di avere una Fisioterapia moderna e centrata sulle prove di efficacia. I colleghi hanno preso d’as- salto i nostri eventi formativi dove abbiamo affron- tato temi di specialità. Ecco, quindi una riflessione sul nostro impegno e sulle attività connesse a due focus specifici.
SURVEY DI INIZIO ANNO
A Bussolengo avevamo discusso dell’importanza di dedicare attenzione al bisogno dei soci di potersi ag- gregare intorno a temi specialistici. È seguito un que- stionario per conoscere gli ambiti di interesse e nel grafico appare evidente che per molti colleghi (3805 i soci che hanno risposto al sondaggio) gli ambiti di interesse sono molteplici. Alcuni soci hanno chiesto di comporre nuovi gruppi di lavoro e i gruppi già esi- stenti hanno continuato le loro esperienze. Quando gli ambiti di interesse sono chiari, CDN e CNOA po- sizionano questi gruppi nel giusto livello associativo o nel corretto coinvolgimento di lavori avviati o da avviare. Emerge anche un fatto che va allineato all’in- teresse: la disponibilità a guidare questi gruppi. Dagli esiti della survey sono nate alcune valutazioni in CDN e CNOA, che possiamo riassumere così:
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- questo lavoro di coordinamento, promozione e sviluppo degli ambiti specialistici richiederà del tempo, probabilmente tutto il mandato. Contiamo quindi di promuovere la nascita di pool e di dare loro manutenzione ed energie;
- appare fondamentale mantenere coerenza con la struttura della World Physiotherapy e i relativi sottogruppi, il che non vuol dire “identica imitazione” ma anzi valutazione e adattamenti e necessari specifici aggiustamenti a partire dai nomi e dalle finalità dei costituendi gruppi;
- necessità di prevedere un pool di gestione di qualsiasi nuova aggregazione, per mantenere logica di relazione, interlocuzione e responsabilità nelle attività;
- necessità di regolamentare la nascita dei net- work specialistici (si legga a seguire);
- le regole del GDPR non ci permettono di raggiungere chi non rinnova l’iscrizione.
Buona AIFI a tutti.
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