Riabilitazione del viso e dell’articolazione temporo-mandibolare nella Sclerosi Sistemica (SSc)

Nella Sclerosi sistemica (SSc) le alterazioni del viso e della bocca causano disabilità e modificazioni estetiche con conseguente compromissione dell'autostima e della qualità della vita. Lo scopo di questo studio è quello di verificare gli effetti di due protocolli riabilitativi sulla mimica facciale e sul miglioramento dell’apertura della bocca.

Nella Sclerosi sistemica (SSc) le alterazioni del viso e della bocca causano disabilità e modificazioni estetiche con conseguente compromissione dell’autostima e della qualità della vita. Lo scopo di questo studio è quello di verificare gli effetti di due protocolli riabilitativi sulla mimica facciale e sul miglioramento dell’apertura della bocca.

Metodi: un totale di 47 pazienti con SSc (40 femmine e 7 maschi, età media ± DS 59,08 ± 10,31 anni), sono stati selezionati con metodo random: 22 sono stati assegnati in modo casuale al protocollo 1 [esercizi domiciliari per articolazione temporo-mandibolare (ATM), mimica, masticazione e rachide cervicale] e 25 al protocollo 2 (esercizi domiciliari e procedure fisioterapiche combinate eseguite da un fisioterapista specializzato). Ogni trattamento ha avuto una durata di 12 settimane con un follow-up di 8 settimane. Sono stati valutati la disfunzione dell’ATM, il coinvolgimento oro-facciale, la disabilità, la qualità di vita al momento dell’arruolamento (T0), al termine del trattamento (T1) e al follow up (T2).

Risultati: sia il Protocollo 1 che il Protocollo 2 hanno indotto miglioramenti significativi di alcuni aspetti e parametri clinici, ma sono stati ottenuti risultati migliori con il Protocollo 2. Nel confronto tra gli effetti del Protocollo 1 e del Protocollo 2 a T1 e T2, c’era una differenza significativa osservata solo per la disabilità della bocca in SSc [MHISS; Totale (p = 0,00178)] e per la sottoscala del MHISS relativa all’apertura della bocca (p = 0,0098) a T1. Non è stata osservata alcuna differenza significativa tra i due protocolli negli indici dell’SF36.

Conclusione: i dati attuali suggeriscono che il coinvolgimento dell’ATM in SSc può essere gestito da trattamenti riabilitativi. L’azione di un fisioterapista specializzato che prescrive e personalizza gli esercizi produce migliori effetti terapeutici.

Lavoro pubblicato Mauro Passalacqua

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