La deduzione fiscale dei costi della badante non è sufficiente: occorre fare di più. Lo sostiene la Fish, Federazione italiana per il superamento dell'handicap, che esprime una valutazione negativa della legge Finanziaria in via di approvazione. La deduzione di 1.820 euro all'anno, infatti, rappresenta una copertura minima dei costi di assistenza sostenuti dalle persone con disabilità e dai loro familiari. E come se non bastasse, si tratta di una misura che non può essere applicata alle famiglie più povere, cioè a quelle che non raggiungono nemmeno un'entrata sufficiente per presentare la denuncia dei redditi: i più bisognosi rimangono quindi esclusi da questa agevolazione. Per costoro si dovrebbe adottare un provvedimento del tutto innovativo per il nostro Paese: la cosiddetta "tassazione in negativo". Secondo la Fish, quindi, la strada da percorrere è l'istituzione del fondo per i non autosufficienti, già formalizzata con una proposta di legge che giace alla Camera. Ci sono poi altri provvedimenti previsti in Finanziaria che destano preoccupazione: per esempio, i limiti di spesa posti alle autonomie locali, che causeranno un progressivo restringimento dei servizi sociali per chi ha maggiori necessità, e l'ipotizzato taglio del 50 per cento sul fondo per le Politiche Sociali.