
Fact File Luglio & Agosto 2025 – Gruppo di Terapia Manuale e Fisioterapia Muscoloscheletrica
Pubblicato in Area Soci i Fact File di Luglio e Agosto 2025

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Sold out l’evento OFI Toscana Centro – AIFI ST Toscana del 15 novembre sul tema “Strength and Conditioning, return to sport e e tecnologie per la valutazione in Fisioterapia Sportiva”.

Scarica la nuova versione dell’IFOMPT i-BLAST Luglio 2025 tradotto in italiano e scopri tante informazioni interessanti

Trasferimento delle linee guida nella pratica clinica nella tendinopatia della porzione media del tendine d’Achille

Si inzia nella giornata del 6 settembre dove la sezione territoriale Abruzzo-Molise appoggerà l’OFI Abruzzo nei gazebo informativi che saranno presenti in piazza all’Aquila (Piazza Duomo) e a Pescara (Piazza Sacro Cuore) dalle 9 alle 18.00, dove si avrà l’opportunità di confrontarsi con la cittadinanza e dispensare consigli sulle buone pratiche per la gestione del rischio cadute.

Giovedì 11 settembre , dalle 15:00 alle 19:00, nella Sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni , in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia 2025,

Il 13 giugno 2025 si è tenuta l’Assemblea Elettiva del Gruppo di Interesse Specialistico di Fisioterapia Neurologica e Neuroscienze presso il Centro di Riabilitazione e Assistenza dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Martino di Genova in occasione del X AIFI International Conference. Scopriamo l’esperienza e i profili dei membri del nuovo Comitato Esecutivo Nazionale.

L’emergere della pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto significativo sul benessere dei professionisti sanitari, esponendoli a rischi di contagio, condizioni lavorative difficili e un forte squilibrio tra vita privata e lavoro. In tale contesto, è emerso un fenomeno noto come quiet quitting.
Il quiet quitting è un comportamento sempre più diffuso, che si manifesta quando i professionisti si limitano a svolgere esclusivamente le mansioni previste dal proprio ruolo, riducendo l’impegno extra-professionale e la partecipazione attiva alla vita professionale e organizzativa. I lavoratori che intraprendono un percorso di quiet quitting possono manifestare comportamenti quali lasciare il posto di lavoro in anticipo, arrivare in ritardo, rifiutarsi di svolgere attività lavorative al di fuori dell’orario previsto, mostrare disinteresse nel supportare i colleghi e opporsi all’assunzione di compiti non obbligatori. Sebbene non implichi un abbandono formale del lavoro, questo atteggiamento può influire sulla qualità dell’assistenza, sul clima organizzativo e sul benessere dei professionisti.
Tali individui risultano emotivamente distaccati dal proprio lavoro, un aspetto che incide profondamente sulla qualità dei servizi sanitari. Sebbene il quiet quitting – che si associa a una riduzione della produttività, un aumento del turnover e una diminuzione della qualità del lavoro, con conseguenze negative sulla sicurezza e sulla soddisfazione dei pazienti – possa rappresentare una strategia per prevenire il burnout, esso può compromettere le possibilità di crescita professionale. Inoltre, livelli inferiori di soddisfazione lavorativa sembrano essere associati a una maggiore incidenza del fenomeno tra i dipendenti.

Partecipa all’indagine S.P.E.A.K. LBP – Survey of Physiotherapist Educational Attitudes and Knowledge in Low Back Pain Patients: un questionario nazionale, anonima (di circa 5 minuti) rivolta ai fisioterapisti che gestiscono il dolore lombare aspecifico. Il progetto è promosso dall’Università degli Studi di Torino, con approvazione del Comitato di Bioetica di Ateneo, e mira a descrivere contenuti e modalità degli interventi educativi attualmente adottati in Italia.

8 settembre: online la guida pratica del GIS FAIA agli esercizi per un invecchiamento sano e attivo.