Long Covid e World PT Day 2021: il contributo di AIFI

Si avvicina il World Physical Therapy Day, la giornata che l'8 settembre di ogni anno celebra la fisioterapia in tutto il mondo. Il tema del 2021 è il Long Covid, al centro del contributo a cura di AIFI che ne analizza il ruolo della fisioterapia. Ecco di cosa si tratta.

Si avvicina il World Physical Therapy Day,  la giornata che l’8 settembre di ogni anno celebra la fisioterapia in tutto il mondo. Il World PT Day è stato sancito nel 1996 scegliendo come data l’8 settembre, lo stesso giorno in cui nel 1951 fu fondata la World Physiotherapy – WCPT – World Confederation for Physiotherapy.
Da sempre AIFI contribuisce alla realizzazione della Giornata attraverso il supporto alla traduzione e l’attivazione di campagne di sensibilizzazione, formazione e comunicazione in Italia, con l’obiettivo di avvicinare la fisioterapia ai cittadini e agli altri professionisti.
Il contributo di AIFI per il World Pt Day 2021 dedicato al topic dell’anno long Covid è disponibile al sito: https://world.physio/toolkit/world-pt-day-2021-information-sheets-italian
Per capire nel dettaglio di cosa si tratta abbiamo intervistato Michele Cannone, responsabile Ufficio Relazioni Internazionali AIFI.

Qual è il significato del World Pt Day?

L’8 settembre è un’occasione importante per portare all’attenzione dei cittadini e dei media il ruolo chiave dei fisioterapisti nel sistema salute. L’8 settembre non è che la punta di un iceberg che rappresenta il lavoro, spesso anche silenzioso, che ogni giorno la comunità dei fisioterapisti mette in campo nel sistema. Dalla prevenzione, cura e riabilitazione dei cittadini, passando per il contributo alla formazione e alla ricerca scientifica (campo specifico di AIFI come società tecnico-scientifica) e per finire al ruolo chiave nel supporto alle istituzioni per lo sviluppo di percorsi clinici che siano sostenibili, efficaci ma anche efficienti per l’economia del sistema.

Qual è il tema della Giornata del 2021?

Ogni anno la World Physiotherapy lancia il World PT Day con un tema dell’anno. Quest’anno tocca al Long Covid, patologia ancora sconosciuta a molti, sia nel mondo dei sanitari che tra i cittadini fruitori di cure. L’obiettivo è quello di sensibilizzare fisioterapisti e cittadini a lavorare insieme per superare con le migliori strategie questa condizione patologica. Abbiamo tradotto, con la collaborazione di ARIR, una serie di infografiche prodotte dalla World Physiotherapy che puntano a far capire alle persone affette da Long Covid che i fisioterapisti sono un importante supporto nel percorso di superamento delle difficoltà indotte dalla patologia.

Come può la fisioterapia aiutare a gestirne i sintomi del Long Covid?

Il Long Covid è stato definito in maniera preliminare come la presenza di segni e sintomi che si sviluppano durante o a seguito di un’infezione da Covid-19 che perdura per 12 settimane o più. Tipicamente, viene riferito come Covid-19 acuto fino a 4 settimane e cronico dalle 4 alle 12 settimane. Il fisioterapista può guidare la persone affetta da Long Covid a gestire la propria riserva di energia, a capire come e quando dire no a un’attività che potrebbe portare a un crash.
Il Long Covid è una malattia multisistemica; sono stati elencati oltre 200 sintomi che si manifestano in combinazioni variabili e possono oscillare in schemi sia prevedibili che imprevedibili di riacutizzazioni e remissioni. Oltre al versante respiratorio, sono state rilevate disfunzioni in ambito neurologico, muscolo-scheletrico, pelviperineale e di tanti altri sistemi. Con tutta questa varietà sintomatologica, mai come oggi, il fisioterapista è in grado di disegnare in maniera sartoriale un programma di esercizio personalizzato e adatto al singolo paziente.  La fisioterapia sa bene cosa significa non standardizzare ma individualizzare perché ogni paziente è un universo a sé. Non che in ambito di ricerca la standardizzazione non sia importante ai fini di studio ma, quando hai di fronte la persona, è importante capire che oltre gli standard esiste un confine che è diverso da persona a persona e la multiformità delle espressioni sintomatologiche del long Covid sembra essere un caso paradigmatico di questo. In quel confine il fisioterapista è chiamato a giocare un ruolo fondamentale.

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