Legge 227/2021: una nuova normativa per porre la Persona al centro

Approvato il testo che assicura alla persona con disabilità il riconoscimento della propria condizione per rimuovere gli ostacoli e per attivare i sostegni utili al pieno esercizio. La sintesi a cura di Filippa Piazzese, Delega Cittadini AIFI, per comprendere cosa cambierà.

L’11 gennaio 2024 La conferenza Unificata Stato-Regioni ha approvato il provvedimento che fa riferimento al testo che aveva già visto il 3 novembre scorso il consenso del consiglio dei ministri e che costituisce l’attuazione della Legge 227/2021: al centro, l’introduzione di importanti cambiamenti nella normativa relativa alla disabilità che assicura alla persona il riconoscimento della propria condizione di disabilità per rimuovere gli ostacoli e per attivare i sostegni utili al pieno esercizio. Il tutto, su base di uguaglianza con gli altri, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, liberamente scelti.

Cosa cambia

Per il nostro Paese, si tratta di un ulteriore passaggio che impatterà positivamente sulla vita dei cittadini con disabilità, un atto concreto che vede un cambiamento culturale, di linguaggio e di azioni per il completo superamento del concetto di disabilità come malattia e della conseguente terminologia errata come handicappati, disabili o diversamente abili. La nuova normativa infatti promuove la disabilità come una “condizione”, mettendo al centro la prospettiva individuale della persona e la sua interazione con l’ambiente. Come? Valorizzando le funzioni e le potenzialità, consolidando sempre più il modello biopsicosociale che è stato definito dall’IFC e rispettando quanto previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità a cui bisogna sempre rivolgere lo sguardo come fondamentale riferimento.

I concetti chiave del Decreto attuativo

La definizione della condizione di disabilità che mette al centro l’unicità della Persona, la valutazione di base e la valutazione
multidimensionale per l’elaborazione di un Progetto di vita individualizzato, personalizzato e partecipato avvalora quanto AIFI ha sempre sostenuto con la Scienza della Fisioterapia e cioè che ciascuna disciplina, con le proprie specificità, deve dare il proprio contributo, ciascuno con le proprie competenze, al tavolo sociosanitario interagendo e relazionandosi con tutti gli altri attori presenti mettendo al Centro la Persona con disabilità e il suo bisogno di salute.

Il punto di vista di AIFI

Come AIFI siamo lieti, soddisfatti di questo provvedimento e siamo pronti a continuare a dare il nostro supporto e la nostra vicinanza a tutte le persone che hanno e avranno bisogno della Scienza della Fisioterapia #AIFIpeople

Per approfondire, leggi gli articoli su Quotidiano Sanità e Superando.

Filippa Piazzese
Delegata nazionale AIFI People
Responsabile progetti verso i cittadini

 

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