Massofisioterapisti

L’AIFI chiede l’annullamento all’Università di Foggia di un bando per l’iscrizione dei Massofisioterapisti al III anno del C.L. in Fisioterapia

L'Università di Foggia ha emesso un bando per ammettere i massofisioterapisti al terzo anno di Fisioterapia. Si sono iscritti in quasi 200. AIFI ha prontamente chiesto l'annullamento in autotutela del bando investendo del problema anche i Ministeri della Salute e MIUR per un loro intervento immediato.

L’Università di Foggia ha emesso un bando per ammettere i massofisioterapisti al terzo anno di Fisioterapia. Si sono iscritti in quasi 200. AIFI ha prontamente chiesto l’annullamento in autotutela del bando investendo del problema anche i Ministeri della Salute e MIUR per un loro intervento immediato.

In seguito a un decreto di urgenza dell’Università di Foggia, a ridosso di Natale si è stabilito di accogliere le domande di iscrizione diretta al III^ anno del corso di laurea in Fisioterapia da parte dei possessori del diploma di Massofisioterapista triennale che avessero effettuato i relativi versamenti entro il 30 dicembre u.s.

AIFI ne ha richiesto l’annullamento in quanto considera tale atto illegittimo ritenendo il titolo di Massofisioterapista non equipollente a quello in Fisioterapia; cade così il presupposto che consentirebbe di fare iscrivere all’università persone con titolo rilasciato da una scuola cui si accede con la scuola media inferiore.

AIFI ha fatto presente che non è possibile accedere al C.L. in Fisioterapia senza superare i test di accesso e ha richiamato la recente sentenza del TAR dove di afferma che “sancire l’equipollenza determinerebbe l’inaccettabile conclusione di legittimare un duplice canale di accesso alla medesima professione e alla formazione post base da parte di soggetti che hanno seguito percorsi formativi del tutto incomparabili con un ingiustificato privilegio in favore di coloro che hanno seguito i corsi del vecchio ordinamento”.

L’Università di Foggia ha risposto all’atto di diffida di AIFI ribadendo la legittimità del loro atto e a questo punto, AIFI ha scritto agli Organismi Ministeriali competenti del MIUR e del Ministero della Salute affinché prendessero delle iniziative immediate per fermare questa situazione.

Vi terremo informati del seguito della vicenda e dei passi successivi che metteremo in atto.

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