LA FRATTURA DEL FEMORE: I RISULTATI DELLA CONSENSUS CONFERENCE

Fabio Santacaterina e Marco Bravi sono i due fisioterapisti che hanno partecipato per AIFI alla consensus conference nazionale inter-societaria “Orthogeriatric co-management for the care of older subjects with hip fracture: recommendations from an Italian intersociety consensus”, la quale ha coinvolto le più importanti società scientifiche italiane nel campo della cura e riabilitazione con l’obiettivo di stilare raccomandazioni basate sulle evidenze scientifiche per la gestione in campo orto-geriatrico del paziente con frattura del femore. Clicca per saperne di più

Il ruolo per AIFI dei fisioterapisti Fabio Santacaterina e Marco Bravi – rispettivamente socio e consigliere AIFI per la Sezione Territoriale Lazio ed entrambi fisioterapisti presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma (UCBM) e docenti per il Corso di Laurea in Fisioterapia del medesimo Ateneo – è consistito nell’analizzare numerosi lavori scientifici per definire indicazioni e raccomandazioni riguardanti l’aspetto riabilitativo dei pazienti dopo frattura del femore. Il lavoro è stato svolto collaborando con le principali figure professionali coinvolte nella gestione del paziente orto-geriatrico: fisioterapisti, geriatri, ortopedici, anestesisti, fisiatri, medici di medicina generale, infermieri.

È stata l’occasione per sottolineare il contributo del fisioterapista nel percorso di recupero di questa tipologia di pazienti, ricercando un approccio evidence based” raccontano Santacaterina e Bravi “Questo lavoro, grazie al supporto di AIFI ATS, ci ha dato la possibilità di interagire e collaborare con figure professionali di alto livello contribuendo alla realizzazione di raccomandazioni basate sulle migliori evidenze presenti in letteratura con l’obiettivo di fornire una guida per gli operatori sanitari che si occupano di questa tematica. Il lavoro in team con le altre società scientifiche è un elemento essenziale per migliorare il percorso di cura e riabilitativo dei pazienti garantendo così il miglior recupero possibile”.

Per approfondire l’articolo:

https://link.springer.com/article/10.1007/s40520-021-01898-9

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34287785/

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