Il nuovo sistema Ecm, in attesa dell'ok definitivo

Definite le regole d'ingaggio per l'accreditamento dei provider. Ovvero, gli "organizzatori e produttori di formazione Ecm", come si legge sul sito del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Lo scorso 21 luglio, la Commissione nazionale per la formazione continua (Cnfc) ha licenziato il documento che delinea le modalità di accreditamento dei provider e di erogazione della formazione a distanza, frutto delle riflessioni delle Sezioni istituite all'interno della Commissione, arricchite dal contributo dal Comitato Tecnico delle Regioni, organismo operante in seno alla prima Sezione della Commissione stessa. Si tratta di un documento importante che consentirà, finalmente, il passaggio alla fase a regime del progetto Ecm, passando dall'accreditamento degli eventi a quello dei provider. Ora la palla passa alla Conferenza Stato-Regioni, a cui spetta l'ultima parola.
A oggi, la situazione è ancora sperimentale, e nel corso degli anni ha evidenziato numerose criticità. "Occorrono regole e procedure affidabili – dice Claudio Ciavatta, membro della Commissione Ecm in rappresentanza dell'area ribilitativa – per rilanciare un progetto che, partito con un respiro di alto profilo, non sempre è stato in grado di soddisfare le attese". "Spesso – aggiunge – la formazione è stata vissuta come una corsa a punti che poco ha di coerente con lo sviluppo continuo professionale ed il miglioramento dei servizi erogati al cittadino".
Il testo, intitolato "Il nuovo sistema di formazione continua in medicina", sarà presentato ufficialmente a Cernobbio, il 14 e 15 settembre prossimo, in occasione della Conferenza Nazionale sulla formazione continua (www.forumecm.it). Tuttavia, è già disponibile sul sito del ministero (www.ministerosalute.it),

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