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FABBISOGNO, MIUR RIVEDE DECRETO DOPO OSSERVAZIONI. ORA NUOVO INCONTRO

Emanato, poi contestato . E ora un nuovo incontro. 'Lavori in corso' sul decreto del Miur che riguarda la programmazione del fabbisogno formativo. La prima stesura, infatti, ha mostrato una serie di criticità rilevate dall'AIFI ma non solo, perché si sono espresse in maniera negativa anche alcune Regioni e altre associazioni, dal Conaps all'Ipasvi.

Emanato, poi contestato . E ora un nuovo incontro. ‘Lavori in corso’ sul decreto del Miur che riguarda la programmazione del fabbisogno formativo. La prima stesura, infatti, ha mostrato una serie di criticità rilevate dall’AIFI ma non solo, perché si sono espresse in maniera negativa anche alcune Regioni e altre associazioni, dal Conaps all’Ipasvi. In particolare viene contestata la distribuzione effettuata dal Miur definita come “geograficamente distante” da quella indicata dalle rappresentanze professionali. Per quanto riguarda i numeri generali dei fisioterapisti, a fronte dei 2.000 richiesti dalla Professione e dei 1.927 delle Regioni, il ministero dell’Istruzione ha riportato nel decreto il dato di 2.020.

Di fronte alle contestazioni, comunque, il ministero ha fatto un passo indietro, e adesso ci sarà un nuovo incontro del tavolo tecnico per arrivare a una definizione che possa essere condivisa dei posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Medicina veterinaria e delle Professioni sanitarie. Il lavoro dell’AIFI mira a fare in modo che le osservazioni avanzate vengano recepite dal Miur, con il ritorno ai criteri di distribuzione a cui si era arrivati nelle precedenti fasi di discussione, che tenevano conto dell’indagine condotta dall’AIFI con il ministero della Salute sul numero dei fisioterapisti in Italia (circa 65.000), delle analisi fatte dalle AIFI regionali, e infine anche dei dati di Almalaurea sul tasso di occupazione dei fisioterapisti (9 su 10 trovano lavoro entro un anno).

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