Doping e fisioterapia sportiva: prevenzione e consapevolezza

Che ruolo esercita la fisioterapia sportiva quando si parla di sostanze o metodi proibiti dai regolamenti come eccitanti e anabolizzanti? Per fare chiarezza, l'articolo a cura della presidente del GIS Sport AIFI Miriam Rosa per una panoramica della fisioterapia sportiva, dall'antidoping al fair play.

Che ruolo esercita la fisioterapia sportiva quando si parla di sostanze o metodi proibiti dai regolamenti come eccitanti e anabolizzanti? Per fare chiarezza tra doping, antidoping e fair play, l’articolo della presidente del GIS Sport AIFI Miriam Rosa.

Doping e antidoping: cosa sono

Con doping si intende l’uso di sostanze o metodi proibiti che possono conferire un vantaggio illecito all’atleta, con effetti potenzialmente estremamente dannosi sia per la salute che per la reputazione dell’atleta stesso. Gli impatti del doping si manifestano infatti su diversi fronti: economico, sociale e, naturalmente, sulla salute fisica e mentale dell’atleta.

Con antidoping si intende invece l’insieme di regole volte a proteggere sia l’atleta che l’integrità dello sport e che si applicano a chiunque sia coinvolto nel mondo sportivo: queste norme sono stabilite dalla World Anti-Doping Agency (WADA) e sono accessibili a chiunque, permettendo ad atleti, allenatori, staff medico e a tutto l’entourage sportivo di conoscerle e rispettarle.

In totale il regolamento WADA identifica 11 tipologie di violazioni delle regole antidoping, tutte applicabili agli atleti e di cui 7 estese anche ai non atleti. Oltre all’assunzione di sostanze o all’uso di metodi proibiti, è sanzionabile anche il rifiuto di sottoporsi a un controllo antidoping o l’assenza non giustificata al momento del test. L’atleta è sempre responsabile di ciò che assume: scuse come “me l’hanno dato”, “non lo sapevo” o “me l’ha prescritto il mio dottore” non sono quindi accettabili.

Inoltre, alcune sostanze o metodi sono considerati doping in qualsiasi circostanza, mentre altri lo sono solo durante il periodo di competizione. Alcune sostanze, invece, sono vietate solo se superano una determinata concentrazione entro un lasso di tempo prestabilito.
Esistono eccezioni per l’uso terapeutico, che richiedono un iter di segnalazione specifico per consentirne l’utilizzo all’atleta, come nel caso di farmaci per il diabete.

Antidoping e professione: come orientarsi

La lista delle sostanze e dei metodi proibiti è consultabile online sul sito della WADA ed esistono app che facilitano la ricerca per atleti e stakeholder. Inserendo lo sport praticato, il farmaco e la modalità di somministrazione, l’app fornirà indicazioni su se il farmaco è considerato doping, se non lo è, o se lo è solo sopra una determinata concentrazione, distinguendo tra periodo di competizione e non.

L’utilizzo di sostanze o metodi proibiti deve rispettare criteri fondamentali tra cui: evitare problemi di salute, assicurarsi che non vi siano vantaggi fisici derivanti dalla somministrazione, verificare che non esistano alternative valide, assicurarsi che non sia causato da un uso precedente di sostanze proibite.
Un’altra questione a cui prestare attenzione è l’uso di integratori e supplementi. Le etichette infatti possono non essere accurate o ci si potrebbe trovare di fronte a una contaminazione crociata, poiché l’industria degli integratori non è soggetta alle stesse rigide regole dell’industria farmaceutica.
In caso di incidente, atleti, allenatori e staff sono tutti responsabili e devono rispettare il codice antidoping, essendo tenuti a fare rapporto. In caso contrario, si rischia di essere riconosciuti come complici, con la possibilità di essere squalificati fino a 4 anni nei casi più gravi.

Fair Play e Pratiche Antidoping

Tra le competenze sportive riconosciute a livello internazionale rientra anche la Fair Play e Pratiche Antidoping: i fisioterapisti sportivi partecipano e promuovono pratiche sportive professionali ed etiche, dando molta importanza al fair play – gioco leale – e al loro dovere di prendersi cura dell’atleta e nel rispetto del Codice di condotta internazionale della fisioterapia riguardo il doping.
Tutti i riferimenti aggiornati sulle norme antidoping sono consultabili sul sito dell’Organizzazione Nazionale Antidoping NADO Italia, articolazione funzionale della WADA.
È dovere del fisioterapista sportivo conoscere tale lista ed essere in grado di supportare l’atleta e lo staff al fine di evitare di incorrere in assunzioni erronee.

Se lavori come fisioterapista sportivo, non farti trovare impreparato: consulta i siti  adel.wada-ama.orgelearning.asada.gobv.au o scarica l’app ufficiale ADEL by WADA per restare sempre aggiornato. Se hai domande o curiosità contatta il GIS Sport AIFI.

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