Criteri e modalità per l'accreditamento dei provider e la formazione a distanza: implicazioni e prospettive

Da qualche giorno, sul sito del Ministero della Salute – Programma ECM (http://ecm.sanita.it) è possibile prendere visione della proposta della Commissione Nazionale per la Formazione Continua sui criteri e le modalità per l'accreditamento dei provider e per la formazione a distanza, presentata in occasione della manifestazione "Sanità Futura 2003" svoltasi a Cernobbio lo scorso marzo.

Su questo argomento, prima che le nuove "regole" siano approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, il Ministero intende acquisire suggerimenti e proposte da parte dei soggetti pubblici e privati interessati.

Così come già avemmo ad anticipare nella news del 27 Gennaio scorso, la "questione" riveste, per la Formazione Continua in campo sanitario, grande rilevanza, in quanto, nella sostanza, queste "Linee-guida" rappresentano lo strumento normativo che governerà, nel breve-medio periodo, il Sistema ECM in tema di accreditamento dei provider.

Tra gli elementi su cui, a nostro parere, indipendentemente da quello che sarà l'esito della Conferenza Stato-Regioni, è utile focalizzare l'attenzione, c'è, innanzitutto, la valutazione delle implicazioni che le nuove regole potranno avere sulla nostra Associazione, e, più in generale, il ruolo che la Commissione Nazionale ECM intenderà assegnare, negli anni prossimi, agli Ordini, ai Collegi ed alle Associazioni professionali.

Al capitolo 2, paragrafo 2 delle Linee-guida, si legge, infatti, che potrà fare il Provider qualsiasi soggetto pubblico o privato in possesso dei requisiti richiesti. Per cui, risulteranno abilitati soggetti quali:
Istituzioni Universitarie, Ospedaliere, Aziende del territorio;
Società Scientifiche;
Agenzie e società private, Case Editrici, Aziende di Tecnologia dell'Informazione;
Consorzi pubblici, privati, misti;
Ordini, Collegi professionali ed Associazioni di categoria, solo, però, per quel che afferisce l'Etica, la Deontologia, la Legislazione, la Comunicazione, l'Informatica et similia.
Da questo consegue che Ordini, Collegi ed Associazioni non potranno più occuparsi di Formazione didattico-disciplinare, dovendo, invece, assumere, più in generale, il ruolo di "garanti" del processo della Formazione Permanente.

Sarà, quindi, fatto obbligo alle associazioni come l'AIFI di ripensare il loro ruolo. Di fatto, il nostro sodalizio dovrà svolgere le specifiche funzioni di un Ordine, rinunciando a fare della vera e propria formazione professionale.

A questo punto, diventa necessario promuovere, all'interno dell'Associazione, sia a livello nazionale che regionale, un'approfondita riflessione sugli "aggiustamenti" e sulle "messe a punto" da effettuare per non trovarci impreparati rispetto ai nuovi compiti affidati ai sodalizi istituzionali di categoria.

Tra le ultime iniziative, realizzate dall'ECM, è, inoltre, importante rammentare l'Accordo del 13 Marzo scorso e la proposta di istituire due nuove Sezioni della Commissione Nazionale: "Regioni" e "Ordini e Collegi Professionali".

Nella news del 27 Gennaio, tra gli elementi di "criticità" del "Sistema ECM", indicammo le implicazioni economiche della Formazione, l'armonizzazione tra "regole" o "direttive" nazionali e sistemi regionali, i Crediti non acquisiti nel 2002.

A parte la questione economica, che rimane tuttora poco chiara, le risposte a questi interrogativi ce le ha fornite l'Accordo del 13 Marzo, sopra citato. In particolare, attraverso i punti 6, 7, 8, 9 e 10 in cui viene detto:
"6. le Regioni, che abbiano deciso di procedere ad una propria attività di accreditamento comunicheranno alla Commissione Nazionale l'avvio dell'attività di accreditamento secondo i criteri individuati dalla stessa e garantendo la pubblicizzazione, anche a livello nazionale degli eventi formativi accreditati regionalmente;
7. i crediti maturati dai singoli professionisti nell'ambito delle iniziative di formazione continua accreditate dalle Regioni sono riconosciuti su tutto il territorio nazionale;
8. in considerazione della carente offerta formativa per alcune categorie professionali registratasi nel corso dell'anno 2002, e tenuto conto che il predetto anno è stato il primo della formazione residenziale a regime, non essendo stata ancora attivata la formazione a distanza, è consentito di soddisfare il debito formativo stabilito per il 2002 anche nel corrente anno (2003);
9. in mancanza del Piano Sanitario Nazionale sono confermati anche per il 2003 gli obiettivi d'interesse nazionale già individuati per l'anno 2002 con l'accordo del 21 dicembre 2001, ferma restando la facoltà delle Regioni di individuare obiettivi formativi di specifico interesse regionale;
10. i costi delle attività formative di cui al presente accordo possono annualmente gravare sulle risorse per il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale di cui all'ultimo periodo del comma 1 dell'art. 1 del decreto legge 18 settembre 2001, n.347, convertito dalla legge 16 novembre 2001, n.405, così come ripartite alle singole Regioni, solo entro il limite costituito dall'importo complessivo medio di spesa annualmente registrata nel triennio 2000-2002 per interventi formativi nel campo sanitario nelle singole Regioni."

Infine, con riferimento alla recente istituzione delle Sezioni "Regioni" e "Ordini e Collegi Professionali", appena enunciate, è bene specificare alcune caratteristiche che le connotano.

La prima Sezione avrà, tra gli altri, il compito di sovrintendere all'avvio del sistema di accreditamento da parte delle Regioni e delle Province autonome, sempreché queste abbiano deciso di procedere ad un'autonoma attività di accreditamento, attraverso l'elaborazione di proposte (da sottoporre al parere della Commissione) sui punti fondamentali per la realizzazione della prima fase attuativa e sulle metodiche operative necessarie a creare la giusta interattività tra sistema centrale e sistemi regionali.

La seconda Sezione, della quale farà parte il nostro Segretario Nazionale, Claudio Ciavatta, sarà incaricata di curare le questioni di diretto interesse degli Ordini e Collegi professionali e delle Associazioni professionali: quelle relative alla individuazione degli obiettivi formativi di ciascuna professione, alla certificazione dei crediti formativi, alla tenuta dell'anagrafe conseguente, alla verifica dell'attività dei provider e degli eventi formativi, al riconoscimento delle attività di autoformazione degli iscritti e degli associati.

Grazie alla collocazione strategica, in questa Sezione, di Claudio Ciavatta, sarà, quindi, possibile vigilare su un altro degli elementi problematici del "sistema": quello, ad esempio, relativo al fatto che troppi eventi, regolarmente accreditati e riservati al personale addetto alla Sanità, vedano, in veste di docenti di argomenti di stretta pertinenza sanitaria, gli ISEF.

L'Ufficio Centrale Segreteria

Torna in alto