Abusivismo Fisioterapia AIFI a RAI3

Abusivismo in Fisioterapia

Milano 25 settembre 2012,
In concomitanza con il lancio della campagna  “Giù le mani”  ( articolo su corriere.it salute ) si parla nella rubrica “Buongiorno in Salute” del TG3 RAI dell’abusivismo in Fisioterapia.

La giornalista Maura Tani intervista Roberto Meroni (Responsabile Comunicazione e Marketing AIFI) sul tema dell’abusivismo in Fisioterapia.

Il video e l’intervista completa.

 

Intervista

 

Intervistatrice: Quando si ricorre a voi (Fisioterapisti) per quali patologie, per quali trattamenti?

Roberto Meroni: Il Fisioterapista è un professionista sanitario in possesso del titolo di laurea e come tale si occupa di riabilitazione, prevenzione e cura di patologie come: affezioni muscolo-scheletriche, neurologiche e finanche patologie viscerali. In particolare è possibile intervenire su situazioni disabilitanti tramite esercizi o altre tecniche che permettono di recuperare le abilità perdute.

 

Intervistratrice: Da tempo voi denunciate l’abusivismo nella vostra categoria con la campagna “Giù le mani” allora è davvero così allarmante il fenomeno dell’abusivismo?

Roberto Meroni: E’ un fenomeno sicuramente allarmante le stime ci dicono che a fronte di circa 50.000 fisioterapisti che possono esercitare la professione esistano altrettanti, se non di più, che lo fanno in modo abusivo, con conseguenti rischi per la popolazione; in quanto non adeguatamente preparati per esercitare in sicurezza.

 

Intervistatrice: Come è possibile riconoscere un abusivo?

Roberto Meroni: Per riconoscere un abusivo è indispensabile poter chiedere di mostrare il titolo di laurea o diploma ad esso equipollente che certifica la possibilità di poter esercitare, che il fisioterapista consulti correttamente  la cartella medica e rediga una sua cartella per quello che riguarda il paziente e che emetta la ricevuta fiscale per la prestazione fornita. Ricordo inoltre che è possibile consultare il sito dell’associazione  per ricevere tutte le possibili informazioni per riconoscere un abusivo o scrivere una email ad info@aifi.net per ottenere informazioni in merito.

 

Intervistatrice: Bene per oggi è tutto ringraziamo il dott. Roberto Meroni di AIFI

 

Torna in alto