Giornata Mondiale del Linfedema: riconoscere i segnali e agire tempestivamente

Il 6 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del Linfedema, il NIS Fisioterapia in Linfologia AIFI mette a disposizione un vademecum con informazioni essenziali su sintomi, diagnosi e trattamenti. Uno strumento pratico per riconoscere i segnali, rivolgersi agli specialisti giusti e gestire al meglio questa patologia cronica.

In occasione della Giornata Mondiale del Linfedema, che si celebra il 6 marzo, è fondamentale sensibilizzare sull’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento adeguato per questa patologia cronica.

Hai subito un intervento chirurgico con rimozione parziale o totale dei linfonodi e da allora noti un gonfiore a uno o più arti o a una loro parte? Percepisci una sensazione di pesantezza agli arti? Oppure hai un rigonfiamento dei genitali che non regredisce spontaneamente? Hai avuto un trauma accidentale e da quel momento il gonfiore alla gamba o al braccio persiste? Il NIS Fisioterapia in Linfologia AIFI ha raccolto le risposte e le indicazioni più utili:

Cosa fare in queste situazioni?

Se riscontri un gonfiore che potrebbe indicare un linfedema, consulta il tuo medico di base per una valutazione iniziale e per organizzare una visita specialistica. Una diagnosi precoce e accurata è fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire possibili complicanze.

Cos’è il linfedema?

“Il linfedema è una malattia cronica e progressiva che non coinvolge solo i tessuti cutanei, ma anche muscoli, ossa, nervi, articolazioni e organi interni, determinando vari gradi di disabilità. Si sviluppa a causa di una parziale incapacità del sistema linfatico di trasportare la linfa” (Linee di indirizzo sul linfedema e altre patologie correlate al sistema linfatico. Rep. Atti n.159/CSR 15.09.2016).

A chi rivolgersi?

È consigliabile consultare il proprio medico di base per una valutazione iniziale e, se necessario, essere indirizzati a specialisti come:

  • Angiologo
  • Fisiatra esperto in linfologia
  • Chirurgo vascolare

La prima valutazione del linfedema è essenzialmente clinica, a cui succederanno gli esami diagnostici che il medico riterrà opportuni. Una volta effettuata la diagnosi di linfedema si intraprende un percorso fisioterapico per effettuare il trattamento specifico di tale patologia.

Di che percorso di tratta?

Le linee guida internazionali prevedono il trattamento del linfedema attraverso la Complex Decongestive Physiotherapy basato sui seguenti punti fondamentali:

  • Linfodrenaggio manuale
  • Bendaggio multicomponente
  • Igiene della cute
  • Esercizio attivo
  • Tutore elastocompressivo
  • Educazione terapeutica per un corretto stile di vita

L’ operatore sanitario principale per questo tipo di trattamento è il fisioterapista esperto in linfologia che coadiuvato da altri professionisti sanitari può operare presso strutture dedicate oppure in regime ambulatoriale intraprendendo così un percorso atto a ridurre l’edema e le sue possibili complicanze con delle competenze specifiche

Il linfedema è curabile?

Il linfedema è una malattia cronica ma gestibile. È essenziale che il paziente venga educato e addestrato dal professionista sanitario a diventare parte attiva nel proprio percorso di cura.
Un coinvolgimento attivo del paziente è fondamentale per garantire una buona riuscita del trattamento, un controllo evolutivo della patologia e migliorare la propria qualità di vita.

Il trattamento del linfedema richiede un lavoro in team multiprofessionale che coinvolge vari specialisti, dove il paziente gioca da titolare!

Take home message

“È importante agire tempestivamente, poiché una diagnosi precoce può aiutare a gestire meglio il linfedema e prevenire le possibili complicanze.”
“La prevenzione, la cura e il trattamento del linfedema sono importanti per mantenere una buona qualità di vita.”
(The Diagnosis and Treatment of Peripheral Lymphedema. Consensus Document of the International Society of Lymphology. Lymphology 56(2023)133-151).

Ti consigliamo di rivolgerti quanto prima ai tuoi medici di riferimento alla comparsa dei primi sintomi sopra descritti

Hai ancora dubbi?

Contatta il NIS a nislinfologia@aifi.it: saremo felici di aiutarti!

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