Un influsso notevole sulla sensazione che abbiamo del nostro corpo, sul nostro portamento e anche sulla nostra immagine interiore ed esteriore è data dal bacino, ma questa è un’area del corpo ampiamente sconosciuta. Una parte del bacino è costituita dal pavimento pelvico il cui tono appropriato permette una flessibile reazione al respiro, alla tosse, allo starnuto inoltre contribuisce ad un normale svolgimento della funzione urinaria, anorettale, sessuale , riproduttiva della statica pelvica e della biomeccanica. Questa struttura muscolare e connettivale che coincide con la zona genito –urinaria -anale può andare incontro a delle disfunzioni in vari periodi della vita e per diversi motivi.
In un periodo storico in cui le esigenze di salute sono aumentate in parallelo alla riduzione dei budget aziendali, il servizio sanitario può e deve utilizzare il profilo professionale del FISIOTERAPISTA per fare PREVENZIONE, perché, nelle persone sane, si possono rilevare disfunzioni che potrebbero portare ad overuse–overload del sistema neuromuscoloscheletrico. In presenza, già, di patologie, la fisioterapia può ridurre, invece, i rischi sia di peggioramento delle funzioni colpite che di limitazione nelle attività quotidiane.
Con quest’ottica, all’interno dell’AIFI, si sono costituiti i Gruppi di Interesse Specialistico (GIS) sulla fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico nelle diverse discipline. Il primo obiettivo del GIS consiste nell’educare le persone, attraverso una corretta informazione, affinché la fisioterapia sia considerata, in primo luogo, forma di prevenzione, modificando, così, l’opinione comune che prevede l’intervento del fisioterapista solo in seguito a problematiche patologiche. La prevenzione, per mezzo della fisioterapia, può essere di tre tipi: primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione primaria tende ad impedire o prevenire l’instaurarsi della malattia e agisce preventivamente sui fattori di rischio; considerando questo obiettivo , il GIS fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico, ha creato una brochure, che verrà presentata il 26 maggio 2021 su piattaforma gotowebinar con un apposito webinar dedicato dal titolo “Pavimento Pelvico: lo vedo, lo sento, lo curo”, utile per richiamare l’attenzione dei medici e dei cittadini su questo problema.
I disturbi del pavimento pelvico rappresentano un gruppo di patologie che, complessivamente, stanno assumendo notevole rilevanza sociale, sia per l’incidenza nella popolazione sia per il grado di disabilità ed alterazioni della qualità di vita.
Le malattie funzionali della sfera ginecologica e urologica, colon-rettale, sono quasi sicuramente sottostimate, a causa delle barriere “di pudore” che permangono nella nostra società. L’impatto sulla qualità della vita di questi disturbi, in realtà, potrebbe essere molto invalidante, dal momento che, “questi”, comportano un’alterata immagine di sé e della propria autostima, un’importante limitazione nelle attività quotidiane ed un conseguente isolamento sociale e difficoltà nei rapporti interpersonali.
L’incontinenza, la stipsi, il prolasso sono, infatti, causa di isolamento e vergogna, ed i pazienti preferiscono ricorrere ad automedicazioni o presidi piuttosto che affrontare il problema parlandone con il proprio medico perché ritengono, erroneamente, che siano problemi senza soluzione.
Attraverso questa brochure speriamo, allora, di raggiungere quanti più cittadini possibili per sensibilizzarli al problema, tanto da affrontarlo con un atteggiamento attivo , partecipe e funzionale in termini di salute e benessere psicofisico e vieppiù, con ancora, un significativo risparmio economico grazie alla prevenzione.
Dott.ssa Scaramuzza Ilaria