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Con l’avvicinarsi delle scadenze elettorali, abbiamo assistito sui social a un escalation di diffamazioni, fango, veleno su A.I.FI., evidente segno di mancanza di contenuti e di valori su cui basare la propria candidatura da parte di candidati di liste spuntate all’ultimo alla ricerca affannosa di una poltrona.
Ma poiché non accettiamo che questo fango e veleno sia riversato sugli oggi 13.000 soci di A.I.FI. e delle centinaia di volontari che in questi sessant’anni di storia associativa hanno investito tempo ed energie perché credevano in un ideale, lo sviluppo della professione, è arrivato il momento di dire “basta!” e cogliamo quindi l’occasione per proporre una nostra lettura degli ultimi 25 anni della professione del Fisioterapista.
Sviluppo Legislativo
Com’è cambiata la Professione del Fisioterapista in 25 anni dal punto di vista legislativo?
Ecco alcune tappe:
DM 471/1994: definito il Profilo Professionale più completo e aperto all’autonomia professionale tra i profili delle professioni sanitarie;
legge 42/99: abrogata l’ausiliarietà e definiti i campi di autonomia e responsabilità delle professioni sanitarie. Si mettono le fondamenta per le competenze avanzate
legge 251/2000: introdotto il concetto di valutazione funzionale e aperta la strada verso ruoli di responsabilità organizzativa e didattica;
legge 43/2006: diversificati i ruoli di professionista coordinatore, specialista, dirigente per tutte le professioni e non solo per infermieri. Inserito il principio che il coordinamento viene affidato per specificità di profilo
legge 63/2011 : abrogato l’ “1-septies”, il tentativo di equipollenza di scienze motorie, dopo la manifestazione che portò a Roma 10.000 manifestanti
legge 24/2017: previsione di regole per la responsabilità professionale per tutti gli esercenti le professioni sanitarie e non solo ai medici, come nelle prime formulazioni. Previsione che possono scrivere Linee Guida e buone pratiche anche Associazioni tecnico scientifiche delle professioni sanitarie, non solo società scientifiche mediche
legge 3/2018: finalmente gli Albo dei Fisioterapisti !!! Per ora dentro gli Ordini TSRM PSTRP ma inserita la possibilità di creare un Ordine proprio al raggiungimento di 50.000 iscritti
DM 9 agosto 2019: messi paletti che limiteranno al minimo gli iscritti agli elenchi speciali introdotti con la legge 145/2019. Elenco a parte per i Massofisioterapisti post’99, per far capire finalmente a tutti che sono “altro” dalla Fisioterapia. Abrogazione della figura del massofisioterapista per il futuro, prevista dall’abrogazione l’articolo 1 della legge 19 maggio 1971, n. 403.
In tutti questi passaggi normativi A.I.FI. c’era
nelle audizioni in Parlamento,
nelle commissioni ministeriali,
nelle interlocuzioni con le istituzioni,
nelle aule dei tribunali.
E oltre a questo, A.I.FI.
ha definito il primo Codice deontologico del Fisioterapista
ha favorito l’apertura di studi professionali in tutta Italia, semplificando laddove possibile la normativa locale
ha difeso l’esenzione IVA per i fisioterapisti e la deducibilità fiscale delle prestazioni del fisioterapista senza obbligo di prescrizione medica
ha messo a disposizione modelli di Cartella fisioterapica e materiali per la libera professione come il consenso informato e il trattamento dei dati o le indicazioni per l’apertura di studi professionali
ha attuato una lotta costante all’abusivismo e contro la formazione di potenziali abusivi con le armi spuntate di una associazione privata di volontari, consci di non avere quello che abbiamo oggi, una istituzione – l’Albo dentro l’Ordine – che può agire per conto dello Stato
ha valutato, attraverso propri rappresentanti – formati e in rete tra loro – più di 50.000 pratiche di iscrizione agli Albi nel complessa selva di titoli abilitanti che si sono affastellati nella storia d’Italia.
C’è ancora molto da fare
Ci sono ancora tanti problemi che solo la forza istituzionale delle commissioni di Albo combinata all’esperienza e competenza maturata nel tempo da chi conosce realmente questi problemi potrà risolvere
potenziare l’immagine sociale del Fisioterapista
potenziare la lotta all’abusivismo con la forza, oggi possibile, di una istituzione, la Commissione d’Albo
garantire a tutti i fisioterapisti un equo compenso, perché il lavoro è dignità e la remunerazione deve essere adeguata alle grandi complessità che affrontiamo ogni giorno
creare i presupposti per la riduzione degli oneri previdenziali attraverso una cassa dell’Ordine o altre strategie
e chi oggi critica, diffama, infanga sarebbe in grado di fare tutto questo? La risposta è una sola: NO!
Sviluppo Scientifico
C’è stata una evoluzionE dello sviluppo scientifico e delle possibilità di carriera per i fisioterapisti n 25 anni?
Oggi In Italia
ci sono più di 70 fisioterapisti con dottorato di ricerca
ci sono per ora un fisioterapista professore ordinario e una fisioterapista professore associato, vari ricercatori e più di 15 fisioterapisti che hanno ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale, presupposto per la carriera universitaria
ci sono più di 30 fisioterapisti dirigenti delle professioni sanitarie
si prende consapevolezza della crescita esponenziale di fisioterapisti italiani che pubblicano su riviste internazionali
ci sono decine di fisioterapisti ogni anno invitati “alla pari” a congressi di società scientifiche mediche
c’è una rivista internazionale indicizzata su Pubmed, Archives of Physiotherapy, nata dalla SIF e sostenuta da A.I.FI.
E in questi 25 anni A.I.FI. c’era
a contribuire a creare le condizioni per questo sviluppo e a sostenerlo.
E oltre a questo A.I.FI. ha:
definito il Core competence e il Core Curriculum del Fisioterapista
sostenuto rimodulazioni della programmazione del fabbisogno di posti ai Corsi di laurea per favorire il mantenimento di tassi di occupazione a un anno dalla laurea ai massimi livelli tra le professioni sanitarie
definito i master specialistici monoprofessionali, multiprofessionali e interprofessionali, imponendo che nei multi professionali siano definiti percorsi diversificati per profilo
promosso i concorsi miglior tesi in Fisioterapia, per valorizzare le fatiche degli studenti
attivato i Gruppi di Interesse Specialistico (GIS) per sviluppare e diffondere la cultura scientifica nei diversi ambiti di intervento del Fisioterapista e darne visibilità al mondo
proposto modelli organizzativi innovativi e sostenuto la loro diffusione
sviluppato le relazioni internazionali con la World Confederation of Physical Therapy
Ma c’è ancora tantissimo da fare, tanti obiettivi che solo la forza istituzionale delle commissioni di Albo potrà consentire di raggiungere
migliorare la qualità delle lauree triennali, buttando fuori baronie e prepotenze
prolungare la formazione di base fino ad una laurea magistrale a ciclo unico
potenziare la formazione specialistica universitaria post-base, anche oltre i soli master
dare il giusto riconoscimento economico e di ruolo ai direttori delle attività formative e ai docenti MED/48
ampliare ulteriormente i posti di dottorato di ricerca e di ricercatore
avere fisioterapisti professori associati e ordinari in ogni Università
Rappresentatività
Perché la professione è stata rappresentata da A.I.FI. in tutti questi anni?
Perché A.I.FI. è stata la sola realtà che è riuscita a rispettare gli stringenti criteri previsti dal DM 26 aprile 2012 sull’accertamento della rappresentatività a livello nazionale delle associazioni delle professioni sanitarie.
E chi oggi critica, diffama, infanga è riuscito a costruire una alternativa valida e credibile? NO!
Per tutti questi motivi A.I.FI. sostiene le liste Fisioterapia Futura
Perché in esse sono presenti candidati con le competenze maturate in anni di volontariato in A.I.FI. e candidati giovani e nuovi che portano innovazione e cambiamento.
Perché esse non sono “liste A.I.FI.” come qualcuno vorrebbe far credere, vista la presenza di tantissimi non soci A.I.FI., ma la casa comune di tutti quelli che voglio mettersi al servizio di questa nuova era della Professione.
Perché non ci accontentiamo di un banale “oggi” ancorato al passato.
Perché vogliamo partire dall’oggi a costruire un nuovo Futuro, grazie alla forza istituzionale delle Commissioni di Albo.
E dopo tutto questo, lorsignori avranno ancora il coraggio di gettare fango e veleno sui nostri iscritti e sui nostri volontari?
Diciamo solo una cosa. Si vergognino delle loro azioni. Non sono degni di rappresentare una categoria.
I Fisioterapisti di Milano, Roma, Napoli e di tutta Italia si meritano molto di più.
Per questi motivi chiediamo a tutti i nostri iscritti, a tutti i fisioterapisti che credono fermamente nella necessità di superare le litigiosità e i personalismi del passato, a tutti i professionisti che credono più ai fatti concreti che alle chiacchiere dei “leoni da tastiera” di difendere la professione, votando e invitando professionisti amici e conoscenti a votare le liste Fisioterapia Futura.