62 anni di AIFI vissuti con passione

Un compleanno speciale festeggiato con una pubblicazione importante. La pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale “Physical Therapy” descrive lo studio condotto dal comitato scientifico di AIFI sull’impatto che il COVID19 ha avuto sui fisioterapisti in Italia nella prima ondata della pandemia.

Per festeggiare, una pubblicazione su una prestigiosa rivista internazionale.

Un compleanno speciale festeggiato con una pubblicazione importante: l’8 giugno del 1959 nasceva l’Associazione (allora AITR poi AIFI) – che sarebbe divenuta nel tempo l’associazione maggiormente rappresentativa di riferimento per la professione e oggi la Fisioterapia festeggia il 62 compleanno dell’associazione scientifica di riferimento con la pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale “Physical Therapy” dell’articolo “The Spread of COVID-19 Among 15,000 Physical Therapists in Italy: A Cross-Sectional Study” in cui si descrive lo studio condotto dal comitato scientifico di AIFI sull’impatto che il COVID19 ha avuto sui fisioterapisti in Italia nella prima ondata della pandemia.

“Lo studio, possibile grazie alla collaborazione delle Commissioni di Albo e la Federazione nazionale degli Ordini TSRM PSTRP che hanno diffuso un apposito questionario, – precisa Silvia Gianola, fisioterapista ricercatore dell’IRCSS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e primo autore dello studio e oggi membro del Consiglio Direttivo Nazionale di AIFI – ha visto la partecipazione di 15.556 fisioterapisti e ha richiesto un lungo lavoro di analisi e produzione. Si è evidenziato che 1 fisioterapista su 7 è risultato positivo al COVID19 nella prima ondata e, grazie a questa indagine, sono stati definiti anche i segni e sintomi prevalenti e quali fattori di rischio sembrerebbero essere stati correlati al manifestarsi della malattia.”

Lo studio verrà presentato GIOVEDÌ 10 GIUGNO (ore 21.00) su AIFI CHANNEL (https://www.youtube.com/c/AIFIChannel), il canale di web-television prodotto dall’Associazione Italiana Fisioterapisti che in 15 mesi di programmazione online ha registrato oltre 60mila spettatori collegati alle sue trasmissioni.

Nell’ultimo anno, con la nascita delle Commissioni di Albo dei Fisioterapisti, AIFI ha completato la piena trasformazione in Associazione Tecnico Scientifica con un nuovo Statuto, approvato in ottobre 2020, e mutando la propria denominazione di Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI).

“Abbiamo radici solide grazie alla passione e all’impegno dei tanti pionieri che dal quel giugno 1959 hanno letteralmente “fatto la storia” della professione. Grazie a loro possiamo vivere il presente e costruire il futuro. Per questo crediamo che questa importante pubblicazione sia un ottima modalità per festeggiare il compleanno della nuova società scientifica – spiega Simone Cecchetto, presidente nazionale AIFI – che ben rappresenta la nuova mission di AIFI: sviluppo della disciplina e della scienza della Fisioterapia attraverso il miglioramento costante della pratica clinica e la ricerca, nonché diffusione della consapevolezza, nei cittadini e nelle istituzioni, dell’importanza che la Fisioterapia può avere per rispondere ai bisogni di salute della popolazione.”

 

“L’Associazione Italiana Terapisti della Riabilitazione (AITR) – ricorda Cecchetto – è stata una gloriosa realtà che nei primi 30 anni di vita (1959 – 1990) ha coagulato interessi, cultura, energie attorno a dei pionieri che hanno avuto una visione chiara del futuro e la consapevolezza dell’importanza della Fisioterapia in uno scenario in continuo mutamento (la nascita del SSN nel 1978 e la seconda riforma sanitaria nel 1992) e che ha gettato le basi per la definizione, con il DM 741/1994, di quella che oggi è la professione del Fisioterapista.”

“I successivi trent’anni (1990 – 2020) – prosegue Cecchetto – sono stati per AITR, divenuta nel 2002 Associazione Italiana Fisioterapisti – AIFI, gli anni dell’affermazione, della strutturazione, della crescita della professione; gli anni di importanti traguardi legislativi, come la legge 24/99 che ha abrogato l’ausiliarietà o la legge 251/2000 che ha aperto la strada al coinvolgimento attivo nella organizzazione e nella didattica o della riforma del 2001 che ha definito la laurea triennale come entry level della professione o la legge 43/2000 che ha gettato le basi per la formazione di professionisti specialisti attraverso i master universitari; gli anni di lotta per tutelare i cittadini dai tanti tentativi di abusivismo e per perseguire l’obiettivo che con la legge 3/2018 ha visto una importante affermazione, la nascita degli Albi dei Fisioterapisti per ora entro gli Ordini TSRM PSTRP; gli anni di impegno per la crescita scientifica della professione che, in riferimento a quanto previsto dalla legge 24/2017 c.d. legge Gelli-Bianco, vede oggi il pieno inserimento di AIFI come società di riferimento per la Fisioterapia italiana.”

“E’ iniziata quindi una nuova fase per l’Associazione, per la professione e per la disciplina. Ma quello che non cambia è la passione di tanti volontari, tra cui molti giovani dinamici, che nelle sezioni territoriali e nei gruppi e network di interesse specialistico, investono tempo ed energie per lo sviluppo della Fisioterapia, per un unico grande fine: trovare e diffondere nuove strategie fortemente ancorate alle evidenze scientifiche per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini”.

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