Dati recenti indicano che, entro il 2050, la prevalenza della demenza raddoppierà in Europa e triplicherà nel mondo.
Nel 2019, l’Organizzazione Mondiale Sanità (OMS) ha pubblicato le prime linee guida per la riduzione del rischio di declino cognitivo e di demenza. Tali linee guida riconoscono che per alcuni fattori, tra cui attività fisica, dieta, sovrappeso/obesità, abitudine al fumo, abuso di alcool, ipertensione e diabete, è possibile fornire raccomandazioni anche se con diversi gradi di certezza.
L’impatto di interventi non farmacologici sull’evoluzione di declino cognitivo e demenza proviene dallo studio FINGER, primo trial randomizzato controllato su larga scala e a lungo termine ad avere dimostrato che un intervento multifattoriale basato sullo stile di vita può ridurre il rischio di deterioramento cognitivo tra le persone a rischio. Questo studio ha infatti combinato un’alimentazione sana ed equilibrata con esercizio fisico, training cognitivo, attività sociali e gestione del rischio vascolare e metabolico, mostrando benefici sulla funzione cognitiva anche nelle persone con predisposizione genetica alla malattia di Alzheimer.
L’obiettivo di questo webinar è conoscere le diverse tipologie di demenza e confrontarsi su temi quali l’alleanza tra fisioterapista e persona in cura affetta da demenza, le scelte terapeutiche non farmacologiche evidence-based e le strategie comportamentali da preferire.
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Evento aperto a 25 partecipanti, verrà attivato al raggiungimento di 10 partecipanti.