Terremoto a Messina del 1908: l'Aifi partecipa alle commemorazioni

Una seduta straordinaria del consiglio comunale di Messina ha ricordato il 27 dicembre scorso il terremoto che cento anni fa distrusse la città siciliana e Reggio Calabria, provocando 100mila vittime. A questo incontro ha preso parte Filippo Cavallaro, responsabile dell'ufficio esteri dell'Aifi, dietro diretto invito del presidente del consiglio comunale Giuseppe Previti. L'intervento di un esponente dell'Aifi a questa commemorazione non è stato casuale. Mentre la Dichiarazione dei diritti dei disabili promulgata dalle Nazioni Unite nel dicembre 2006 ancora oggi non ha accoglienza sul diritto di soccorso in caso di calamità naturale, tanto che nei piani di intervento previsti dalle centrali di soccorso i disabili e le persone con poca autosufficienza vengono a priori dichiarate codice nero e quindi decedute, i fisioterapisti hanno sempre di più un ruolo attivo in caso di conflitto e di catastrofe.
All'uditorio di Messina Cavallaro ha ricordato il premio che la Wcpt, World Confederation for Physical Therapy, ha assegnato per le attività umanitarie ad Alberto Cairo, fisioterapista e direttore dell'ospedale ortopedico della Croce rossa a Kabul. E ha illustrato il progetto "Ruolo e compiti di una comunità di disabili nell'emergenza ed urgenza in caso di calamità", che il gruppo di volontariato Fisioterapisti in emergenza sta portando avanti proprio a Messina in una casa famiglia di disabili, e che verrà presentato al prossimo congresso mondiale della Wcpt di Amsterdam.

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