Tanti sacrifici e tanto impegno per conseguire due lauree "uguali"?

Ho conseguito la Laurea in Scienze Motorie a marzo del 2003 ma ho sempre avuto la passione per la riabilitazione; ho creduto giusto "mettermi in regola" e acquisire le competenze adatte prima di mettere le mani su persone affette da patologie e così ho deciso di conseguire la Laurea in Fisiotrerapia.
Per accedervi però ho dovuto superare l'esame di ammissione poiché il Corso di Laurea è a numero chiuso: 60 posti per oltre 450 candidati. Ci sono riuscita ed ora sono ormai alla fine del terzo ed ultimo anno. Sono stati 3 anni impegnativi: lezioni con frequenza obbligatoria dalla mattina alla sera, tanto tirocinio e poi gli esami.
Non mi è stato possibile conservare i lavori in piscina e nelle scuole che svolgevo durante il Corso di Laurea in Scienze Motorie per mantenermi agli studi; ho voluto dedicarmi solo all'Università per finirla al più presto.
Ho provato davvero tanta amarezza quando ho saputo che la Legge n° 6293, con l'art.1.septies stabilisce che la Laurea in Scienze Motorie è equipollente alla Laurea in Fisioterapia se il laureato abbia conseguito attestato di frequenza ad idoneo corso su paziente.
Mi sono sentita presa in giro.
Tanti sacrifici e tanto impegno per conseguire due lauree "uguali"? Eppure io che le ho vissute entrambe so bene che non sono uguali!
Solo parte del piano di studi del primo anno del c.d.l. in Fisioterapia può essere sovrapponibile a quello del c.d.l. in Scienze Motorie per quanto riguarda le materie propedeutiche quali anatomia, fisiologia, biologia, chimica, fisica, igiene, pedagogia e statistica.
Anche se nel c.d.l. in Scienze Motorie è possibile scegliere l'indirizzo del terzo anno (ed io ho scelto quello "Rieducativo-funzionale"), di fatto solo un paio di materie distinguono un indirizzo dalll'altro e non posso certo dire di aver acquisito una conoscenza concreta in ambito riabilitativo come invece mi sarei aspettata dall'indirizzo scelto.
Me ne sono accorta definitivamente frequentando il c.d.l. in Fisioterapia che invece prevede al secondo e terzo anno materie specifiche che riguardano le patologie e la riabilitazione e soprattutto tanto tirocinio, sul campo, col paziente che il c.d.l. in Scienze Motorie non prevede assolutamente. Cosa significa quindi "…idoneo corso su paziente…"? Idoneo corso su paziente, per ottenere una preparazione adeguata e completa, dovrebbe significare frequentare almeno due anni del c.d.l. in Fisioterapia!
Ogni anno cresce il numero di laureati in Scienze Motorie che decidono di prendere la seconda laurea in Fisioterapia; quest'anno sono addirittura 8 su 60 ammessi al primo anno, mentre altri 4 hanno chiesto il trasferimento di facoltà utilizzato il normale percorso del riconoscimento dei crediti formativi…..anche questo dovrebbe fare riflettere.
Che senso ha poi il numero chiuso che regola l'accesso al c.d.l. in Fisioterapia se poi, alla fine, i laureati in Scienze Motorie possono fare i fisioterapisti?
In conclusione credo che sia una legge ingiusta e, cosa più grave e riprovevole, che sia irresponsabile perché non tutela la sicurezza e la salute dei cittadini.
Questa legge confonde le competenze del laureato in Scienze Motorie, che dovrebbe operare nel campo della motricità fisiologica della persona, con quelle del fisioterapista che opera invece nell'area della patologia.
Il percorso degli studi è oggettivamente differente perché le due professioni sono oggettivamente differenti.

Annalisa Generali
Laureata in Scienze Motorie
Studente al 3° anno in Fisioterapia

Torna in alto