Specilizzazione e sinergia: ieri Bortone era a Empoli per parlare del futuro prossimo delle professioni sanitarie

"Illustrare il background socio-culturale, organizzativo e scientifico che spinge le professioni sanitarie verso la necessità di acquisire una specializzazione post-base". Questo lo scopo dell'incontro intitolato "Le professioni sanitarie: dalla formazione al governo del cambiamento", tenutosi ieri a Empoli. Un evento organizzato dalla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università di Firenze, che rientra nel quadro delle attività formative dei master di I livello per le professioni sanitarie. Per l'Aifi c'era il presidente Antonio Bortone, che ha apprezzato "la partecipazione e lo spessore delle relazioni, oltre alla nutrita presenza istituzionale. Ministero, Regione Toscana, rappresentanti delle professioni sanitarie, organizzazioni sindacali: c'erano tutti". Molto buona anche la risposta degli studenti: "la sala era gremita, le presenze si aggiravano intorno ai 350 partecipanti". Tra gli argomenti affrontati, Bortone ha sottolineato un punto di criticità importante per lo sviluppo qualitativo dell'università: "l'auspicio di percorsi formativi congiunti per medici, fisioterapisti, infermieri, etc. In poche parole tutte quelle professioni che di fronte al paziente, nella pratica quotidiana, sono chiamate a collaborare". E allora, quando possibile, sì a "percorsi comuni anziché paralleli, in un'ottica di team working". Parola-chiave sinergia, quindi: lo stesso tema è stato affrontato anche dal prof. Gian Franco Gensini, preside della facoltà di Medicina. Che crede in questo tipo di opportunità tanto da prevedere per il prossimo anno accademico, in via sperimentale, alcuni corsi "interprofessionali". Per il presidente Aifi, l'unico neo in un bilancio nel complesso positivo dell'incontro di ieri è stato "lo scollamento tra prima parte e il pomeriggio: quando le istituzioni, a eccezione della Regione, sono sparite". E quindi non hanno potuto partecipare alla tavola rotonda sullo sviluppo del sistema universitario. In quella sede è stata formulata, tra le altre cose, la richiesta di una specializzazione per le professioni sanitarie, così da rispondere in modo ancora più efficiente alla complessità clinica. "Si è parlato – ha detto Bortone – di un'ipotesi di restyling della laurea specialistica in senso professionalizzante, e io credo che i tempi per realizzarla siano già maturi".

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