Cari lettori augurandovi una ottima fine estate e una ripresa lavorativa piena di energia, ecco a voi i consueti “cosa succede” di Scienza Riabilitativa…
Nel volume 18.3, disponibile al download, troverete questi 3 articoli.
Il primo articolo dei colleghi Toniato et Al, è una interessante serie di casi inerente l’importanza della associazione tra mal di schiena cronico (CLBP), postura flessa del tronco e deficit di estensione delle anche. Certamente un argomento clinicamente rilevante che ci ricorda di valutare i pazienti in modo più globale e di non focalizzare l’attenzione in modo esclusivo nella sede dei disturbi principali che lamentano.
Nel secondo articolo i colleghi Toscano e gli altri autori ci presentano un case report decisamente particolare: l’aggiunta del Taping Nauromuscolare nel management multiprofessionale della cicatrice da ustione. Certamente un case report che ci fa riflettere circa l’importanza della personalizzazione delle cure e del peso della expertise dei professionisti nel processo di clinical decision making in caso di carenza/assenza di evidenze esterne.
Il terzo articolo, scritto dalle colleghe Birignai e Roberti, descrive le attività e le modalità operative dell’AIDIN (Attività Interdisciplinare Disordini Infantili Neuromotori) dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Questo servizio rappresenta certamente una delle eccellenze del nostro (sempre più povero) Servizio Sanitario Nazionale e le colleghe ci mostrano nel dettaglio le attività cliniche e formative svolte nel corso degli anni e l’utilizzo dei modelli multi, inter e transdisciplinari attuati dai professionisti afferenti all’AIDIN con particolare riguardo ai Fisioterapisti. Un articolo utile per tutti i Fisioterapisti impegnati nella riabilitazione dell’età evolutiva che potranno ispirarsi all’AIDIN ed eventualmente implementare nuovi modelli organizzativi nel proprio contesto lavorativo.
Come sempre un grazie di cuore a tutto il Board di Scienza Riabilitativa e ai colleghi che scelgono di condividere i risultati del loro lavoro sulla nostra Rivista contribuendo alla crescita professionale di tutti.
Buona lettura a tutti.
Aldo Ciuro