SAVE THE DATE: 16 Marzo 2024, Padova “Lo sguardo che impara a conoscere”

Sin dalle prime fasi di vita, lo sguardo rappresenta il promotore dello sviluppo neuropsicomotorio, il primo strumento sensoriale attraverso cui il bambino incontra la realtà che lo circonda e nell’incontro, impara a riconoscere, orientarsi e adattarsi al contesto. Un disordine visivo precoce determina una frammentazione percettiva che talvolta può disorientare il bambino, ostacolandone il processo di crescita. Il Cerebral Visual Impairment (CVI) è la disabilità visiva più diffusa in età evolutiva ed è spesso correlata a disordini del neurosviluppo. La letteratura più recente conferma che un approccio riabilitativo precoce, personalizzato e modulato nel tempo, è fondamentale per promuovere lo sviluppo neuromotorio e sensopercettivo del bambino, favorendo i processi di plasticità cerebrale. Il bambino con CVI si sente immerso in una moltitudine informazioni sensopercettive che può fare fatica ad analizzare, processare, integrare e comprendere. Ciò influenza le possibilità di interagire in modo adattivo con l’ambiente e le persone che lo abitano. L’ambiente arricchito rappresenta uno dei presupposti nella riabilitazione del bambino con CVI e assume una reale valenza terapeutica solo qualora trasferito nella quotidianità del bambino. Nell’ambiente arricchito la gestione del tempo, dello spazio, delle modalità di incontro con un bambino con CVI vanno pensate e adattate all’età del singolo, al suo ambiente familiare, allo sviluppo globale con particolare attenzione alle caratteristiche neurocomportamentali tipiche del CVI e alla funzionalità visiva. Conoscere e poter individuare precocemente tali aspetti è premessa importante nell’approccio riabilitativo al bambino con CVI, al fine di adattare l’intervento riabilitativo ai bisogni del singolo e accompagnare i genitori nella comprensione di questa complessa patologia.