Firmata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto dei lavoratori della sanità pubblica. E' successo stanotte, poco prima delle 2: lo ha detto Rossana Dettori, segretaria nazionale Fp Cgil. L'accordo riguarda il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2008-2009 per circa 600mila lavoratori tra fisioterapisti, infermieri e personale tecnico e amministrativo della sanità pubblica.
"L'aumento retributivo medio per ogni mese – ha precisato la Dettori – è pari a circa 72 euro pro capite sul tabellare, a cui si aggiungono 20 euro medi di risorse aggiuntive regionali, correlati a progetti di produttività".
Oltre alla Cgil, all'incontro presso l'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) erano presenti Cisl, Uil, Fials e Fsi. L'ipotesi di accordo contiene alcuni importanti elementi di novità. Come l'inserimento di una norma "salva-precari", per favorire la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato con il contratto in scadenza. E ancora, aggiunge la rappresentante Cgil, "la valorizzazione dell'attuale sistema di contrattazione integrativa, che vede già i lavoratori della sanità pubblica misurarsi su progetti e obiettivi di innalzamento della qualità del servizio; l'intangibilità delle retribuzioni in caso di assenza per donazione di midollo osseo, per assistenza all'handicap, per la prevenzione e screening oncologico, per le attività di volontariato; la possibilità di aumentare, in sede locale, il valore del buono pasto".
Il testo elaborato, giudicato "più che positivamente" da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, verrà ora sottoposto a consultazione certificata fra i lavoratori del comparto. "Ora però, – dice Daniela Volpato, segretario nazionale Cisl Fp – vogliamo anche la firma del contratto dei lavoratori della sanità privata Aiop. Chiediamo ai presidenti delle Regioni – continua Volpato – di agire politicamente sull'Associazione italiana ospedalità privata, affinché si sieda al tavolo con i sindacati e affronti finalmente il rinnovo del contratto degli operatori del settore". Un contratto scaduto ormai da quattro anni. "Crediamo che alle Regioni non faccia piacere avere un fornitore "fuorilegge" con i suoi dipendenti. Anche perché, tra i requisiti indispensabili che queste strutture private devono avere per ottenere l'accreditamento con il Ssn, c'è quello di garantire buone condizioni di lavoro al proprio personale".