Le 22 professioni sanitarie chiedono al ministro della Salute Livia Turco un intervento per venire incluse nel decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sul riconoscimento delle qualifiche professionali. E lo fanno con una lettera urgente inviata oggi al ministro e al sottosegretario Gian Paolo Patta proprio in vista della scadenza del 20 ottobre, termine entro il quale almeno sulla carta l'Italia è tenuta a dare attuazione alla direttiva CE 36/2005 (cosiddetta direttiva Zappalà) sulla libera circolazione delle professioni.
Nello schema di decreto, infatti, sono state incluse le professioni dei medici e degli infermieri, ma non le altre professioni sanitarie. "Con argomentazioni incomprensibili" si legge nella missiva firmata dai presidenti delle associazioni e federazioni, "le professioni hanno sino a oggi ricevuto un ingiustificato diniego alle loro richieste da parte del rappresentante del governo, nonostante gli interventi a sostegno e il parere favorevole di innumerevoli esponenti parlamentari. Il rischio concreto, a questo punto, è quello di portare indietro di 20 anni la sanità italiana".