Parlano gli esperti del congresso Aifi: fisioterapia neurologica, vicina alle neuroscienze

La fisioterapia neurologica è da considerarsi un ambito delle neuroscienze o rimane una disciplina autonoma, che usa le acquisizioni delle neuroscienze? È questa una delle domande emerse durante il dibattito al congresso internazionale organizzato dall'Aifi e dalla Società scientifica italiana di fisioterapia e riabilitazione sulla fisioterapia neurologica, che si svolge oggi e domani a Giardini Naxos (Messina).
Due esperti statunitensi relatori del convegno, Carollee Winstein, professore e direttore della divisione Ricerca e fisioterapia dell'università Southern California, e Steven Wolf, professore al dipartimento di Medicina della riabilitazione all'Emory University School of Medicine di Atlanta, hanno espresso la stessa opinione sulla questione: "La fisioterapia neurologica è una disciplina autonoma rispetto alla fisioterapia ed è vicina al mondo delle neuroscienze" hanno dichiarato.
Ma perché è stato scelto il tema della fisioterapia neurologica? Quanto è contato voler sottolineare la cura della persona come "insieme" in un periodo in cui spesso la fisioterapia si orienta nella cura delle parti? Alla domanda ha risposto Paolo Pillastrini, presidente del congresso: "La fisioterapia è una disciplina che si occupa dei problemi di autonomia della persona. Per cui è globale per definizione, interagisce con altre discipline e segue puntualmente un modello di cura orientato al paziente. Tutto ciò è vero in particolare per i soggetti a cui si rivolge, che sono affetti da una lesione del sistema nervoso centrale, laddove i problemi di disabilità, continuità assistenziale e reinserimento sono particolarmente evidenti. Non dimentichiamo, inoltre, che il fisioterapista che lavora in questo ambito di solito si prende cura del paziente nel momento più drammatico della sua esistenza. Questo merita il massimo senso di responsabilità da parte del professionista".

Torna in alto