Ordine professionale rimandato di sei mesi

Nessuna notizia ufficiale ma solo indiscrezioni provenienti da organi di stampa, solitamente molto ben informati, sul tema dell'istituzione degli ordini per le professioni sanitarie prevista dalla legge 43 del 2006. A quanto pare il Consiglio dei ministri di venerdì scorso che ha preso in esame lo schema di decreto legislativo, contrariamente alla prevista approvazione, si sarebbe concluso con la decisione di prorogare di sei mesi la delega in materia. Un rinvio deciso in attesa che in autunno si chiuda la più generale partita della riforma delle professioni e della loro regolamentazione.
"Innanzitutto restiamo in attesa di una comunicazione ufficiale da parte del Ministro della salute o del Sottosegretario Patta – ha commentato il presidente dell'Aifi Vincenzo Manigrasso."
"Gli impegni presi – ha continuato Manigrasso – erano chiari e prevedevano l'invio del decreto attuativo alle commissioni parlamentari entro la scadenza della delega fissata per il 4 settembre. Se considerazioni di ordine generale hanno imposto uno slittamento è bene che le ragioni di questo rinvio ci siano comunicate e spiegate e che, contestualmente, il Governo assuma impegni temporali precisi per dare concreta attuazione ad una legge che è frutto di una conquista a cui la nostra professione non intende rinunciare. Ricordo che è già accaduto nel 1999 che l'istituzione dell'ordine con la legge 42 fosse stoppata dall'allora governo D'Alema in attesa di una riforma delle professioni che, nel 2006, stiamo ancora aspettando. Non abbiamo nessuna intenzione di ripetere l'esperienza. Si attui rapidamente la riforma oppure, in attesa di tempi migliori, si istituiscano i nuovi ordini previsti per le professioni che ne sono attualmente sprovviste. Questo servirà per garantire ai cittadini la tutela necessaria contro l'esercizio abusivo di professione sanitaria e per mettere fine all'asimmetria esistente tra le diverse professioni"

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