MANIGRASSO SCRIVE UNA LETTERA DI PROTESTA AL DIRETTORE DI RAI UNO

Nei giorni scorsi, da parte di Fisioterapisti associati all'A.I.FI., sono giunte in via Claterna molteplici segnalazioni riguardanti i contenuti di una trasmissione andata in onda sulla Rete n° 1 della Radiotelevisione italiana.
Nello specifico, trattavasi di "doglianze" relative al fatto che, a metà della mattina di Giovedì 7 Novembre, sui teleschermi di Stato, è comparso un certo dottor Faggioni, laureato in Scienze Motorie, che, coadiuvato da una finta "paziente", interpretata da una sinuosa fanciulla, ha mostrato ai telespettatori, per solito assai numerosi in quella fascia oraria, come debbono essere curate le "asimmetrie posturali" ed il cosiddetto "mal di schiena".
Poiché non è la prima volta che, in televisione, a parlare e ad illustrare le metodiche Riabilitative, che fanno parte, in modo esclusivo, della professione sanitaria del Fisioterapista, vengono invitati rappresentanti di altre categorie del tutto aliene, per motivi legali e per motivi scientifico-disciplinari, rispetto al delicato campo della Riabilitazione, il Presidente dell'A.I.FI., Vincenzo Manigrasso, documentatosi sull'accaduto, ha indirizzato una lettera alquanto risentita al Direttore di RAI UNO, Fabrizio Del Noce.
Con la lettera che di seguito riproduciamo integralmente, Manigrasso, non solo ha inteso comunicare a Del Noce d'essere letteralmente "sconcertato" e contrariato per una prassi comportamentale che, a lungo andare, danneggia la professione sanitaria del Fisioterapista, ma ha, soprattutto, cercato di evidenziare il fatto che questa prassi, incentivando il grave fenomeno dell'abusivismo, in ultima analisi, finisce per arrecare grave nocumento alla salute dei cittadini in quanto affidata a mani incompetenti.

Cagi

Questo, il testo della lettera di Manigrasso a Del Noce:

Gentile Direttore,

dirLe che siamo rimasti esterrefatti nel vedere e sentire, a metà del mattino di Giovedì 7 Novembre, su Rai Uno, il dottor Faggioni, laureato in Scienze Motorie, cercare di insegnare, con l'ausilio di una avvenente modella, come si possono curare le "asimmetrie posturali" ed il "mal di schiena", è poca cosa.
È poca cosa perché, è di tutta evidenza che i responsabili della trasmissione ignorano d'essersi prestati, speriamo involontariamente, alla perpetrazione di un reato: quello dell'esercizio abusivo di professione.
Infatti, secondo legge, sia gli ex diplomati ISEF, sia i laureati in Scienze Motorie possono esclusivamente occuparsi dei normodotati, e cioè delle persone sane, aiutandole a migliorare il loro stato fisico o le loro prestazioni sportive, non già di persone affette da traumi o patologie di diversa specie, che, per quanto riguarda la Riabilitazione, sono di competenza esclusiva del Fisioterapista.
La cosa che, però, per così dire, più ci "sconcerta", è il fatto che, come ci capita spesso di constatare, almeno per quel che direttamente ci riguarda, i promotori delle trasmissioni che trattano di problemi relativi a Riabilitazione e Fisioterapia, non solo non si rivolgono, per sapere con reale cognizione di causa, come le diverse patologie possono essere scientificamente curate, all'A.I.FI. che, in quanto Associazione Italiana dei Fisioterapisti, rappresenta appunto, istituzionalmente, la categoria dei professionisti sanitari che si occupano di Riabilitazione, ma usano addirittura disinvoltamente invitare i rappresentanti di altre professioni che, in merito, non hanno alcuna legittimazione né alcuna potestà disciplinare.
Per cui, Signor Direttore, anziché rivolgersi a persone inadatte e prive dei titoli scientifico-disciplinari necessari ad esercitare legittimamente la professione di "riabilitatore", riteniamo siano maturi i tempi perché a parlare di mal di schiena, strappi muscolari, distorsioni della tibio-tarsica, lussazioni, esiti da ictus etc, ed a mostrare come debbono essere curate tali patologie, di fronte alle telecamere vengano chiamati i Fisioterapisti.
E questo per almeno due ordini di motivi.
Il primo, perché ognuno deve fare il mestiere che gli è proprio.
Il secondo perché, facendo altrimenti, si danneggia l'utente, che è poi il soggetto che anche secondo Costituzione deve essere massimamente tutelato.
Ci sono già troppi abusivi nel nostro Paese, unico nel consesso delle nazioni avanzate in cui si sia dovuto costituire uno "speciale" presidio di tutela per l'utenza vittima di millantatori, improvvisatori e sciamani di varia fattispecie, che praticano disinvoltamente pseudo-terapie riabilitative, perché anche la televisione di Stato debba contribuire ad alimentare questo pericoloso "fenomeno" di malasanità.
Nella fattispecie trattasi, se non ne fosse edotto, dell'A.N.V.A.R., ovvero dell'Associazione Nazionale delle Vittime dell'Abusivismo in Riabilitazione.

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