Lazio: servizi e dirigenti per la riabilitazione

A pochi mesi dall'insediamento della giunta Marrazzo alla Regione Lazio, l'assessore alla Sanità Augusto Battaglia ha mantenuto la promessa: ha varato le direttive regionali per l'applicazione della legge 251/2000. Erano anni, più di cinque, che l'Aifi Lazio lavorava per ottenere questo risultato, e adesso è finalmente arrivato. Il 9 dicembre scorso l'assessore ha diramato a tutti i direttori generali delle aziende sanitarie le prime linee che prevedono "servizi autonomi con responsabilità dirigenziale per tutte le aree delle professioni del comparto".
"Sono soddisfatto e orgoglioso per l'iniziativa che attendevamo da anni" ha commentato Marco Zazza, presidente di Aifi Lazio. "Questo dispositivo ci permette di fondare nella nostra regione i requisiti per un buon governo clinico in riabilitazione, con il quale possiamo esercitare e tutelare l'autonomia e la responsabilità professionale al servizio del cittadino". L'articolazione organizzativa contenuta nel testo delle direttive prevede che il sistema organizzativo dei servizi (qualificati come unità organizzative dirigenziali) dovrebbe essere modulabile non solo in rapporto alla tipologia, ma anche in relazione alla complessità e dimensione aziendale.
"Nelle funzioni dei servizi le direttive adottano in via ordinaria un nostro cavallo di battaglia regionale, la cartella riabilitativa" ribadisce Zazza, "strumento essenziale per descrivere il processo riabilitativo e valutare gli outcomes clinici. L'unico punto che non ci convince appieno è la possibilità introdotta dalla direttiva che i servizi siano integrati nei dipartimenti aziendali esistenti". L'Aifi Lazio non condivide tentativi organizzativi che possano diluire e snaturare la peculiarità intrinseca contenuta nelle aree professionali, e in particolare in quella della riabilitazione.
"Il giudizio sull'iniziativa regionale è comunque largamente positivo" conclude Zazza. "Un grande passo in avanti, nella direzione di una completa realizzazione delle funzioni del fisioterapista: a questo punto i futuri dirigenti, insieme all'Aifi Lazio, potranno dire la loro sul governo clinico di questa Regione".

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