L'assessorato alla Sanità della Regione Lazio accoglie le proteste di Aifi Lazio

Sono andate a segno le proteste e le diffide fatte dall'Aifi Lazio prima agli Ifo, Istituti fisioterapici ospedalieri di Roma, e poi all'Azienda ospedaliera S. Camillo – Forlanini della capitale sui rispettivi concorsi per dirigenti. L'assessore alla Sanità della Regione Lazio Augusto Battaglia ha inviato una lettera agli Ifo e ha di seguito emesso una circolare indirizzata ai direttori generali delle aziende sanitarie ospedaliere, accogliendo di fatto le osservazioni dell'Associazione italiana fisioterapisti.
Prendendo spunto dalle note che sono giunge di recente all'Assessorato, relative ai bandi di selezione per l'accesso alla qualifica di dirigente dei servizi di assistenza infermieristica ed ostetrica e di dirigente dei servizi delle professioni tecnico sanitarie, l'assessore ribadisce nella circolare che le dirigenze dei servizi spettano a personale dell'area e che le procedure di concorso devono essere fatte tramite avviso pubblico.
Nel caso degli Ifo, poi, il bando e la delibera relativa, con cui gli Istituti fisioterapici ospedalieri vogliono procedere al conferimento dell'incarico a tempo determinato di dirigente del servizio dipartimentale delle professioni infermieristiche, riabilitative e tecniche, appaiono in contrasto con le direttive assessorili per l'attuazione della legge 251/00. Nella lettera dell'Assessore "si invita, pertanto, a riesaminare la delibera e il conseguente bando, adeguandoli alla direttiva regionale sopra richiamata, previa concertazione con le OO. SS.".
Un'indiscussa vittoria, che nasce dall'attenta attività controllo e sollecitazione su quanto viene fatto in Regione. Proprio di recente il presidente di Aifi Lazio Marco Zazza ha chiesto di sospendere immediatamente i concorsi e di procedere a una nuova selezione a livello nazionale all'Azienda ospedaliera S. Camillo – Forlanini, in riferimento ai 13 nuovi incarichi per direttore di unità organizzative complesse servizio tecnico riabilitativo istituiti di recente. I bandi di concorso contestati sono stati emessi limitando la selezione al personale interno alla struttura: un modo per penalizzare coloro che hanno già conseguito la laurea specialistica, titolo previsto come criterio di accesso ai concorsi per la dirigenza.
Nella lettera dell'Aifi Lazio si ricorda che i corsi universitari specialistici per gli incarichi di dirigenza nelle professioni sanitarie sono già al loro primo "compimento" e che nell'anno accademico 2005-2006 si sono laureati i primi fisioterapisti magistrali. Inoltre, il S. Camillo-Forlanini avrebbe dovuto richiedere all'assessorato alla Sanità della Regione Lazio la possibilità di limitare la selezione al solo personale interno e attendere la risposta. Per tutte queste ragioni, i concorsi non sono validi e andrebbero rifatti.

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