ISOKINETIC E FISOTERAPIA: LA POSIZIONE UFFICIALE DELL'AIFI: "IL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE NON PUÒ FARE FISIOTERAPIA"

Torino, 17 Giugno 2011 –"Il laureato in scienze motorie non può fare fisioterapia. E saranno le indagini giudiziarie in corso a fare chiarezza e a confermare se le quattro persone operanti all'interno del Centro Isokinetic di Torino, attualmente indagate, siano realmente colpevoli di abuso della professione per avere praticato fisioterapia su dei pazienti senza averne i requisiti". Lo afferma Mimmo D'Erasmo, responsabile dell'Ufficio Giuridico dell'Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI). "È infatti possibile – continua D'Erasmo – che un laureato in scienze motorie possa rientrare in un percorso di recupero di atleti e sportivi, ma solo una volta ultimato il processo sanitario di cura. Resta da verificare se nel caso del Centro Isokinetic ciò sia avvenuto".
Non va neppure sottovaluto il modo attraverso cui, attraverso il web – uno dei mezzi di comunicazione maggiormente utilizzati e sfruttati – Isokinetic si presenta al pubblico. "Le figure professionali al suo interno – precisa AIFI – vengono infatti presentate come generici 'rieducatori' senza fare alcuna distinzione tra fisioterapisti e laureati in scienze motorie. Non sappiamo quali elementi consentano alle persone (che nella presentazione del centro vengono definite, infatti, "pazienti") di sapere con quale professionalità hanno a che fare nelle diverse fasi della riabilitazione, siano esse affette da problemi correlati a traumi da attività sportive, interventi chirurgici o patologie di altra natura".
Una parola, ritiene l'AIFI, spetterebbe anche alla Regione Piemonte, menzionata dal Centro Isokinetic per aver autorizzato lo svolgimento della loro attività secondo le modalità di intervento fino ad oggi attuate. "Ricordiamo infine che il 5 Aprile scorso è stata abrogata l'iniqua norma che, pur non producendo effetti, rischiava di rendere equipollenti la laurea in Scienze Motorie a quella in Fisioterapia; l'abrogazione ha contribuito alla chiarezza fra competenze ed ambiti di intervento definiti e distinti. Auguriamo buon lavoro alle forze dell'Ordine ed alla Magistratura."

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