I giudici del Tar di Milano hanno cancellato la figura del massaggiatore e operatore della salute lombardo. La sentenza 4060/08, depositata il 15 settembre scorso, ha annullato la delibera della Regione Lombardia che istituiva appunto la figura del cosiddetto Mos, dando così ragione all'Aifi Lombardia che aveva presentato una serie di ricorsi alla giustizia amministrativa. Ricorsi che sono stati tutti accolti. Il Tar ha così confermato che l'amministratore regionale non poteva individuare figure e istituire corsi come quelli del massaggiatore e operatore della salute in ragione della propria autonomia legiferativa, ma doveva rispettare i dettami dello Stato, volti ad assicurare livelli alti di formazione per le figure sanitarie.
"Questa sentenza ricostruisce attentamente le sconcertanti iniziative intraprese dalla Regione Lombardia" dichiara Mauro Gugliucciello, consigliere nazionale Aifi che coordina il lavoro su questi temi a livello nazionale, contribuendo a definire una strategia complessiva alle diverse iniziative regionali. "L'Aifi è intervenuta per mettere ordine in un settore in cui per interessi anche legittimi ma non più compatibili con quelli generali né con le leggi vigenti, molti sono motivati a creare confusione e conflittualità. Il tutto, naturalmente, a discapito dei cittadini che necessitano di tutela e riferimenti certi".
"Dobbiamo continuare con ancora più decisione le azioni intraprese per disegnare un quadro coerente in ambito sanitario e socio-sanitario" conclude Gugliucciello. "Auspichiamo che la Regione Lombardia, come altre Regioni italiane che hanno fatto scelte discutibili in questo settore, nonostante abbiano istituzionalmente il compito di tutelare i loro cittadini, ci ascoltino. Da parte nostra, massima disponibilità al confronto sulle tematiche che ci coinvolgono. Lavoriamo per essere propositivi e per dimostrare di essere interlocutori seri e affidabili".