Il Ministro Sirchia su Albi e Registri Regionali

L'ultimo giorno dell'anno, in maniera del tutto inaspettata, è giunta la risposta del Ministro della Salute in merito alla ipotesi, poi scongiurata, di istituzione dei registri regionali.
Ipotesi contro cui si erano energicamente espressi i Presidenti delle professioni sanitarie interessate al provvedimento.
Come noto la posizione dell'AIFI rimane saldamente ancorata alla necessità di istituire Albo e Ordine per garantire la tutela della salute dei cittadini ed evitare l'esercizio abusivo della professione.
Se, come si vocifera, nelle prossime settimane dovesse essere effettivamente presentato un DDL di delega al governo sulla materia relativa alle professioni sanitarie per dare seguito ad una corretta applicazione delle funzioni regionali previste dal nuovo Titolo V della Costituzione, quello sarà il momento opportuno per superare il vuoto legislativo e andare verso l'istituzione dell'Ordine e dell' Albo professionale già riconosciuto ad altre professioni sanitarie.
Nella missiva, che proponiamo di seguito, il Ministro della Salute, cui va dato atto di aver rotto lo storico "silenzio ministeriale" normalmente opposto alle richieste delle Associazioni, afferma di condividere la necessità di andare verso questa soluzione.
Nelle prossime settimane ci adopereremo per verificare se, alle parole, potranno seguire fatti concreti.

Roma, 31 DIC. 2002

Il Ministro della Salute DIRPI/4.4.5771

Signori Presidenti,
mi riferisco alla nota del 22 novembre u.s. con la quale codeste Associazioni esprimono la loro preoccupazione in ordine alla previsione, contenuta nell'emananda legge finanziaria, dell'istituzione di registri regionali per le professioni sanitarie non ancora costituite in collegio.
Desidero innanzitutto segnalare che l'esigenza prospettatami di istituire, per le categorie rappresentate dalle S.S.L.L., i relativi Collegi è da me pienamente condivisa, anche perché solo attraverso tali organismi è possibile assicurare il rispetto delle norme di deontologia professionale a tutela degli iscritti ed a salvaguardia dei cittadini utenti.
La previsione in discussione, pertanto, non si pone come alternativa alla istituzione dei Collegi: in una situazione di assoluta mancanza di regolamentazione e nelle more dell'adozione di una legge che affronti in modo organico le problematiche degli ordini e collegi, è apparso intanto doveroso stabilire, soprattutto al fine di evitare forme di esercizio abusivo, che l'attività dei professionisti di cui trattasi sia subordinata all'iscrizione a registri regionali.
Tenuto conto della complessità delle problematiche riscontrate in sede di normazione dei collegi, lo strumento individuato, che ovviamente ha il carattere della provvisorietà, costituisce l'unica alternativa al vuoto legislativo ed offre un minimo di certezza agli operatori ed agli utenti. Naturalmente questa astratta previsione potrà trovare una più concreta disciplina nei successivi provvedimenti attuativi, che stabiliranno la corretta tenuta dei registri e le finalità che con essi si intendono perseguire.
Nell'assicurare, comunque, la piena disponibilità dei miei uffici per quant'altro possa occorrere, l'occasione mi è gradita per porgere cordiali saluti.

(Prof. Girolamo Sirchia)

Al Presidenti Nazionali delle Associazioni AIFI, ANTEL, AIDI, AITN, AITEP, ANPEC – LORO SEDI

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