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Salute: i 58 anni di Aifi

Dal percorso dei nuovi Lea fino alle aperture sulla laurea quinquennale in Fisioterapia. Il presidente dell’AIFI, Mauro Tavarnelli, guarda al futuro e a quali saranno le priorità per la professione, partendo dai 58 anni che l’Associazione italiana fisioterapisti festeggia oggi, 8 giugno. L’occasione ideale per tracciare anche un bilancio delle attività svolte finora e delle sfide che attendono l’AIFI, anche in vista del congresso nazionale che si terrà a Roma i prossimi 12 e 13 ottobre. La prima questione da affrontare è sicuramente quella dei Livelli essenziali di assistenza: continua infatti il lavoro della Commissione nazionale di aggiornamento voluta dal ministero della Salute, con l’obiettivo di recepire i pareri delle commissioni Sanita’ di Camera e Senato. L’auspicio dell’AIFI è “vengano accolti in pieno, perche’ secondo noi cambiano in modo molto importante il senso dei Lea”, mentre “stiamo iniziando i contatti con i cittadini e le rappresentative delle associazioni di disabili. Chiederemo di nuovo di essere ascoltati in audizione”, fa sapere Tavarnelli. Per quanto riguarda la formazione universitaria, l’Associazione porta avanti l’idea che “tre anni sono insufficienti per preparare un professionista al passo con i tempi e con l’avanzamento di tecnologie, cultura e scienza della fisioterapia”. Ecco dunque la spinta verso la laurea quinquennale. “I contatti con i ministeri della Salute e dell’Istruzione sono interessanti, e anche dalle forze politiche abbiamo registrato delle aperture: adesso dobbiamo continuare su questa strada”. Questi e altri temi saranno discussi a ottobre durante il congresso nazionale. “Il momento di sintesi e di rilancio dell’attivita'”, secondo Tavarnelli, in cui sarà importante stare “molto attenti a non perdere quanto di buono si e’ fatto, ma allo stesso tempo cercare di impostare il nuovo lavoro con una serena autocritica.

Fonte: Prima pagina News

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