NIS
Comunicazione Sanitaria

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Francesco Zampilli

Coordinatore

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Giornata mondiale della Fisioterapia in Abruzzo

Si inzia nella giornata del 6 settembre dove la sezione territoriale Abruzzo-Molise appoggerà l’OFI Abruzzo nei gazebo informativi che saranno presenti in piazza all’Aquila (Piazza Duomo) e a Pescara (Piazza Sacro Cuore) dalle 9 alle 18.00, dove si avrà l’opportunità di confrontarsi con la cittadinanza e dispensare consigli sulle buone pratiche per la gestione del rischio cadute.

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Il nuovo Comitato Esecutivo Nazionale (CEN) del GIS di Fisioterapia Neurologica e Neuroscienze

Il 13 giugno 2025 si è tenuta l’Assemblea Elettiva del Gruppo di Interesse Specialistico di Fisioterapia Neurologica e Neuroscienze presso il Centro di Riabilitazione e Assistenza dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Martino di Genova in occasione del X AIFI International Conference. Scopriamo l’esperienza e i profili dei membri del nuovo Comitato Esecutivo Nazionale.

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Il Fenomeno del Quiet Quitting tra i Fisioterapisti

L’emergere della pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto significativo sul benessere dei professionisti sanitari, esponendoli a rischi di contagio, condizioni lavorative difficili e un forte squilibrio tra vita privata e lavoro. In tale contesto, è emerso un fenomeno noto come quiet quitting.
Il quiet quitting è un comportamento sempre più diffuso, che si manifesta quando i professionisti si limitano a svolgere esclusivamente le mansioni previste dal proprio ruolo, riducendo l’impegno extra-professionale e la partecipazione attiva alla vita professionale e organizzativa. I lavoratori che intraprendono un percorso di quiet quitting possono manifestare comportamenti quali lasciare il posto di lavoro in anticipo, arrivare in ritardo, rifiutarsi di svolgere attività lavorative al di fuori dell’orario previsto, mostrare disinteresse nel supportare i colleghi e opporsi all’assunzione di compiti non obbligatori. Sebbene non implichi un abbandono formale del lavoro, questo atteggiamento può influire sulla qualità dell’assistenza, sul clima organizzativo e sul benessere dei professionisti.
Tali individui risultano emotivamente distaccati dal proprio lavoro, un aspetto che incide profondamente sulla qualità dei servizi sanitari. Sebbene il quiet quitting – che si associa a una riduzione della produttività, un aumento del turnover e una diminuzione della qualità del lavoro, con conseguenze negative sulla sicurezza e sulla soddisfazione dei pazienti – possa rappresentare una strategia per prevenire il burnout, esso può compromettere le possibilità di crescita professionale. Inoltre, livelli inferiori di soddisfazione lavorativa sembrano essere associati a una maggiore incidenza del fenomeno tra i dipendenti.

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Indagine sulla conoscenza e sull’attitudine educazionale dei fisioterapisti nei pazienti affetti da LBP

Partecipa all’indagine S.P.E.A.K. LBP – Survey of Physiotherapist Educational Attitudes and Knowledge in Low Back Pain Patients: un questionario nazionale, anonima (di circa 5 minuti) rivolta ai fisioterapisti che gestiscono il dolore lombare aspecifico. Il progetto è promosso dall’Università degli Studi di Torino, con approvazione del Comitato di Bioetica di Ateneo, e mira a descrivere contenuti e modalità degli interventi educativi attualmente adottati in Italia.

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Presentazione

Il NIS “Comunicazione Sanitaria in Fisioterapia” è nato ufficialmente il 7 giugno 2019, dalla sentita esigenza di approfondire la comunicazione tra i fisioterapisti, tra i professionisti sanitari in generale ed anche (e soprattutto) verso i pazienti stessi.
Il fisioterapista che si confronta, giornalmente, minuto dopo minuto, con la sofferenza e con la complessità della professione, deve essere sempre consapevole che la vera competenza non è solo “sapere”, ma anche “saper fare” e “saper essere”. Emerge, quindi, costantemente la necessità di padroneggiare efficacemente il management professionale, indissolubilmente unito al bisogno di proporre al meglio la comunicazione con il paziente, tema su cui iniziano a fiorire Pubblicazioni Scientifiche che testimoniano come sia anch’esso un vero e proprio atto terapeutico.

Obiettivi

Emerge quindi la necessità di proporre al meglio la comunicazione con il paziente, di saperla gestire e di saperla “proporre” nel giusto modo, non sottovalutando l’importanza della gestione efficace ed efficiente del rapporto con gli altri fisioterapisti ed i professionisti sanitari in generale, artefici ed attori della “presa in carico terapeutica globale”.
Ad oggi un nutrito gruppo di fisioterapisti ha fissato argomenti importanti da approfondire e così, dopo la formazione di “sotto-gruppi”, il NIS ha iniziato la sua opera.

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