Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa pervenutoci da Disabili.com sul caso di un raccattapalle down espulso domenica dal campo di gioco
Padova, lì 20 ott. 04
Espulso perché troppo lento? Espulso perché down? Se il calcio vuole dimostrare di essere (ancora) uno sport, dia un segnale forte. Il mondo del pallone è un esempio per tanti, la richiesta è che almeno questa volta lo sia in positivo: domenica prossima vogliamo vedere tutti raccattapalle disabili negli stadi di serie A e B!
La proposta è di Disabili.com, portale di riferimento in Italia con 130 mila accessi mensili e 700.000 page view al mese, e nasce dall'incredibile episodio capitato a Piero, down tifosissimo, occasionalmente impiegato come raccattapalle. Nel corso della partita Venturina – Rieti (serie D) è stato allontanato su segnalazione della squadra ospite. Alla richiesta di spiegazioni, l'arbitro avrebbe risposto che non era gradito ai dirigenti del Rieti, perché 'troppo lento'.
Non basta ad appianare la questione l'indagine avviata dalla procura arbitrale dell'Associazione italiana arbitri (Aia).
Perché ad aggravare la situazione è pervenuta la dichiarazione del presidente del Rieti Calcio, Stefano Palombi, che dice: "Questa vicenda è frutto della fantasia e forse dello scoramento vissuto da una persona che ha visto perdere la propria squadra del cuore. L'arbitro ha agito bene, e ha semplicemente evitato che l'uomo diventasse un pericolo per se stesso".
Fantasia? Un pericolo per se stesso? Ma cosa ha in mente il presidente del Rieti Calcio? Crede forse che Piero, che da tanti anni fa il raccattapalle per la Venturina, non abbia mai visto perdere la sua squadra? Ma ha idea di quello che sta dicendo? Bel modo di rifarsi da una caduta di stile!
Qui a perdere è il calcio. Che può riscattarsi, scegliendo per una giornata di tornare a dare una bella immagine di sé. Come? Tutti disabili i raccattapalle in campo.
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