Editoriale Fisioterapisti n.66

Direttore Responsabile:
Mauro Tavarnelli

Comitato di redazione:
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Patrizia Galantini
Roberto Marcovich
Michele Cannone
Simone Cecchetto
Davide Albertoni
Angelo Papa
Giuliano Feltre

Coordinamento redazionale e curatela editoriale:
Ufficio stampa AIFI / Agenzia Dire

Documenti Associativi per una professione che cresce

Non vi nascondo la grandissima soddisfazione che hoprovato quando l’ultimadirezione nazionale AIFI ha approvato tre documenti associativi che, per i loro contenuti e per il processo di elaborazione che hanno comportato, dimostrano l’enorme potenziale che la nostra associazione sta esprimendo nella crescita della Fisioterapia, della riabilitazione e più in generale del Sistema Salute.

L’importante incarico ricevuto dall’attuale gruppo dirigente eletto dal Congresso di Lecce è stato così portato a termine, affermando ancora una volta in modo deciso e chiaro i nostri valori e la nostra visione, come ormai consuetudine per tutta una serie di argomenti per cui la nostra associazione sta via via producendo degli specifici Position Statement. Ma quando all’inizio citavo il processo di elaborazione che ha generato i documenti, intendevo sottolineare come veramente questi rappresentino un percorso che dalla prima stesura, necessariamente elaborata dall’Ufficio di Presidenza, ha attraversato una lunga e articolata serie di livelli di condivisione e di contributo da parte di ogni livello territoriale associativo che, nell’arco di più di due anni, ha permesso di arrivare alla stesura approvata dalla Direzione Nazionale del 4 e del 5 marzo, immediatamente resa pubblica.

Il primo documento tratta l’“Accesso alle Prestazioni Fisioterapiche”, con cui si intende “la possibilità per la Persona di consultare un fisioterapista per la valutazione e il trattamento”, e nasce da un analogo documento dalla World Confederation for Physical Therapy (WCPT) al fine di verificarne l’attuazione nel contesto normativo italiano.

Partendo dai fondamenti normativi dell’autonomia professionale del Fisioterapista, vengono affrontati i temi del rapporto con la diagnosi e la prescrizione del medico per arrivare a testimoniare il livello di efficacia e sicurezza proprio dell’ “Accesso Diretto”.

Il secondo documento approfondisce quello che, in questi ultimi anni, è stato il fulcro della nostra attività di politica associativa, ovvero “La Fisioterapia a sostegno della sostenibilità del Sistema Salute”, tramite “proposte per modelli organizzativi appropriati, sicuri, efficaci ed efficienti”. I sistemi sanitari detengono, infatti, il primato della complessità organizzativa e come tali rappresentano una sfida per chi si occupa della loro gestione.
La straordinaria differenziazione di attività, competenze e processi lavorativi rende complessa la visione e la gestione integrata del sistema salute, sia in ambito del SSN che del privato. Il documento rappresenta un iniziale contributo che l’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI) vuole dare al dibattito sulla sostenibilità del Sistema Salute: partendo dai fondamenti necessari per sviluppare nuovi modelli organizzativi, analizza i problemi ed elabora proposte per i diversi ambiti di intervento della Fisioterapia, dalla fase di ricovero per acuti a quella della presa in carico territoriale, con uno specifico capitolo su come i ruoli di Dirigente di Area Riabilitativa, di Posizione Organizzativa e di Coordinatore possano facilitare e supportare l’adozione di nuovi modelli organizzativi. Importante appendice al documento è un particolare elaborato sulla “Fisioterapia d’iniziativa” che, avendo come riferimento il Chronic Care Model, intende promuovere il supporto alla gestione delle malattie croniche e il coinvolgimento attivo della persona nei processi di cura.

Il terzo documento, riguardante “Lo Sviluppo Professionale del Fisioterapista al servizio della sostenibilità del Sistema Salute”, analizza gli assi dello sviluppo formativo e professionale nella clinica, nel management, nella didattica e nella ricerca, elaborando proposte per uno sviluppo delle competenze in Fisioterapia, quali la necessità di stabilizzare le docenze per SSD-MED 48

“Con i modelli approvati nell’ultima Direzione Nazionale emerge l’enorme potenziale della nostra associazione. Grazie a tutti per il contributo”

(in rif. alla L. 502/92), il sostenere la linea politica attuale della laurea magistrale a ciclo unico di 5 anni non ritenendo più sufficiente la formazione entry level, e la definizione delle aree di sviluppo delle competenze avanzate. Riuscire a produrre documenti di tale portata e complessità è stata una grande prova della maturità dell’Associazione, oltre che un esempio del livello di ricchezza e profondità delle riflessioni in continua elaborazione in questi anni sui diversi temi. Essendo in essi contenuto il pensiero di AIFI sui temi in oggetto, i destinatari sono i soci AIFI e, più in generale, i fisioterapisti: da un lato per tentare di rispondere con degli statement alle domande più frequenti dei colleghi, dall’altro per far conoscere in maniera articolata il pensiero di AIFI nei tre ambiti oggetto dei documenti. Destinatari dei documenti sono anche le istituzioni, quali ad esempio Ministeri, Assessorati e Università, auspicando che queste trattazioni costituiscano occasioni di confronto su quanto in esse contenuto. È importante sottolineare come tali statement sono aggiornati al tempo presente: sono quindi da considerare come documenti che potranno e dovranno evolvere e modificarsi alla luce del mutare degli scenari legislativi o anche semplicemente del pensiero associativo, in virtù dei progressi costanti e continui che la Fisioterapia continua ad avere. Un grazie di cuore a tutti i dirigenti e i soci AIFI che in varie sedi hanno offerto il loro contributo per la discussione, costruzione e rielaborazione dei documenti. Proseguiamo convinti e sicuri nella strada intrapresa per il miglioramento continuo dell’Associazione al servizio dello sviluppo della nostra splendida Professione.

Mauro Tavarnelli

 

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