Disabili e calamità: a Messina un'esercitazione per garantire il diritto all'assistenza anche in caso di catastrofe

Quali sono "ruolo e compiti di una comunità di disabili nell'emergenza ed urgenza in caso di calamità"? A questa domanda ha risposto con i fatti, lo scorso 21 giugno, la prima esercitazione di addestramento organizzata dell'associazione "Fisioterapia e Benessere", nel bosco della Santissima, presso la Riserva Naturale Orientata di Fiumedinisi e Monte Scuderi (Messina).
Protagonisti dell'iniziativa, che fa parte di un progetto più ampio, le donne ospiti della Casa "Gina Oami" di Messina e i fisioterapisti volontari del gruppo Fisioterapisti in Emergenza.
Scopo dell'evento: promuovere il diritto all'assistenza in caso di catastrofe, sancito anche dalla Carta Onu dei diritti delle persone disabili recepita di recente dal nostro Paese.
L'ospitalità e l'assistenza tecnica sono state garantite dagli operatori dell'Azienda delle foreste della Regione Siciliana. Diretti dal dott.Giovanni Cavallaro, hanno permesso un accesso più agevole al bosco da parte dei disabili, oltre che facilitato lo svolgimento dell'esercitazione.
Presenti alcuni dirigenti nazionali e regionali dell'Associazione Italiana Fisioterapisti (Aifi), i sindaci di Alì e Itala – nel cui territorio si colloca la riserva – e il presidente del Consiglio comunale di Messina, Giuseppe Previti.
L'iniziativa ha chiuso il primo ciclo di addestramento alla calamità condotto nei mesi scorsi presso la casa famiglia dalla fisioterapista Carmelina Aliquò.
Nei prossimi anni, il progetto mira a formare una comunità di disabili più coscienti nell'affrontare l'emergenza di una catastrofe, e una città capace di educare ai buoni comportamenti in caso di calamità anche chi spesso è abbandonato a se stesso. Nel ricordo del terribile sisma del 1908.

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