Deciso un cartello di iniziative: 13 gennaio manifestazione a Roma

Un cartello di iniziative che partiranno il 13 gennaio 2007 con una grande manifestazione nazionale a Roma e proseguiranno con importanti convegni di carattere politico e scientifico. Per mettere al centro la qualità delle prestazioni in riabilitazione e la tutela della salute dei cittadini, sottolineare il profilo intellettuale della professione, ribadire la scelta della formazione universitaria, reclamare l'istituzione dell'ordine professionale e battere l'abusivismo. È quanto è stato deciso all'unanimità nell'ultimo incontro dalla direzione nazionale dell'Aifi, in sinergia con quanto faranno altre professioni sanitarie, un programma che verrà messo in atto se entro breve tempo non ci saranno segnali chiari e inequivocabili da parte delle forze di governo.
Il via sarà dato da una manifestazione nazionale a Roma fissata per il 13 gennaio 2007. Il presidente nazionale dell'Aifi Vincenzo Manigrasso spiega così la decisione: ''Dall'ormai lontano 27 maggio scorso, quando il ministro della Salute Turco assicurò la rapida applicazione della legge 43, nel corso dell'iniziativa promossa nell'ambito di Exposanità, assistiamo a una pericolosa oscillazione di umori e decisioni. Decisioni che purtroppo nell'ultimo periodo sembrano concretizzare il tentativo di ridimensionare il ruolo delle professioni sanitarie nell'ambito del sistema sanitario italiano. Dopo l'esplicito stop dato dal governo alla creazione di nuovi ordini e albi professionali e l'ipotesi avanzata dal ministro Fioroni di creare un filone di formazione post diploma alternativo all'università, nel quale potrebbero finire anche i fisioterapisti, gli infermieri e i tecnici di laboratorio, siamo costretti ad assumere iniziative forti e a manifestare per far sentire la voce dei professionisti sanitari che tutti i giorni lavorano con e per i pazienti."
"Il nostro è un ruolo fondamentale nella sanità italiana" conclude Manigrasso. "I fisioterapisti e i professionisti sanitari oggi garantiscono appropriatezza e qualità delle prestazioni, rigore scientifico, utilità sociale. E questo evidentemente dà fastidio a qualcuno. Ci mobilitiamo per garantire un'assistenza di qualità e, per questo, chiederemo ai cittadini di schierarsi al nostro fianco".

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