Congresso Gis Rasm: tante relazioni di alto livello

Si è parlato di riabilitazione nei Paesi in via di sviluppo, con il fisioterapista francese D. Thomas che ha operato in Mongolia e con l'italiano Giovanni Pegoraro, che ha lavorato in un ospedale di Emergency in Afghanistan. E si è parlato anche di riabilitazione nelle rigidità di mano, delle protesi in pirocarbonio nelle dita lunghe, dell'epicondilite nei musicisti, dei traumi complessi. Al quinto congresso nazionale del Gis Rasm, il gruppo di interesse specialistico Aifi di riabilitazione della mano e dell'arto superiore, che si è tenuto a Trapani congiuntamente al 46° congresso della Società italiana chirurgia della mano, le relazioni hanno avuto un contenuto scientifico elevato, sintomo che c'è un interesse a sviluppare e diffondere questa specifica branca nel nostro Paese.
Tra le numerose le relazioni presentate, le novità in chirurgia della mano, con le relative proposte di protocolli riabilitativi collegati e lo studio di strumenti di validazione. Di grande interesse anche la relazione di Fairplay, che insieme a un gruppo di fisioterapisti ha posto le basi per validare in Italia il test Prwe, secondo gli schemi già utilizzati in altri Paesi europei. Oltre alle numerose comunicazioni libere, è stato presentato il progetto delle tesi elaborate dagli studenti del II master in Riabilitazione della mano dell'università di Milano. L'appuntamento è per l'anno prossimo a Roma, dove il 10 ottobre si terrà il congresso nazionale "La mano che cresce".

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