Audizioni sull'1-septies alla Camera, Manigrasso scrive a Folena: "Ci vuole più equilibrio"

Più equilibrio nel metodo di consultazione e un supplemento di audizioni sull'argomento. È quanto richiesto in una lettera dal presidente dell'Aifi Vincenzo Manigrasso all'onorevole Pietro Folena, presidente della VII commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera, che in questi giorni sta esaminando la proposta di legge n. 522 di abrogazione dell'articolo 1-septies, che ha stabilito l'equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia.
La missiva fa presente la disparità di trattamento riscontrata nelle audizioni: la Commissione, infatti, sta dando molto spazio alle numerose rappresentanze di associazioni di laureati in scienze e poco o nulla alle ragioni di chi, come l'Aifi, sostiene la necessità dell'abrogazione. All'audizione del 24 ottobre scorso, infatti, oltre all'Aifi sono state invitate solo le organizzazioni sindacali co-firmatarie del "Manifesto per il NO all'equipollenza" anziché tutti i soggetti che nel marzo scorso hanno sottoscritto l'appello.
"Non si tratta di un fatto di poco conto" sostiene Manigrasso nella lettera a Folena, "considerando che queste rappresentanze non sono portatrici di una pura e semplice difesa di interessi corporativi ma sostengono la necessità di tutelare i cittadini attraverso il rispetto delle norme che regolano l'accesso, la formazione e l'esercizio di tutte le professione sanitarie. La mancata convocazione o una convocazione effettuata con pochi giorni o addirittura poche ore di anticipo, di attori quali la Fish, CittadinanzAttiva-Tribunale per i diritti del malato, l'Unione Italiana Ciechi-Fisioterapisti, le Associazioni rappresentative delle professioni dell'area della riabilitazione e le Associazioni rappresentative dell'area tecnico-sanitaria, ha impedito di portare a conoscenza dei componenti della Commissione il ventaglio di argomentazioni e la pluralità di voci a sostegno dell'abrogazione dell'art. 1-septies". Queste esclusioni sono gravi: allo squilibrio si deve riparare con un supplemento di audizioni.

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